In una situazione, sia nazionale che locale, in forte
evoluzione, la nostra associazione sta per affrontare un importante momento di
confronto e arricchimento che non potrà che essere salutare per l’attività dell’associazione
stessa. Oltre alla ridefinizione dell’organigramma gestionale del sodalizio, di
proposito non uso la combinazione “nomina degli organismi dirigenti”, ci sarà
data l’opportunità per discutere di una serie di questioni di fondamentale
importanza.
Dal significato stesso dell’impegno nella politica e
nel “sociale”, alle modalità di espletamento dello stesso, tenendo conto della
crisi dei partiti e del concomitante peso assunto da movimenti o organizzazioni
espressioni di “interessi diffusi”.
Sarà l’occasione per ragionare, una volta ancora,
sulle scelte prossime venture degli eletti in Parlamento su tematiche
delicatissime come la riforma del voto, il monopolio dell’informazione ed il
peggioramento complessivo delle condizioni economiche dei cittadini. Infatti, proprio dall'analisi dei comportamenti delle varie forze a livello nazionale è possibile ricavare indicazioni sullo stato di salute della democrazia e delle libertà in Italia.
D'altra parte da sempre la nostra associazione si è posta come
momento di dialogo (e confronto, a volte anche aspro) fra posizioni non sempre
collimanti, nella convinzione che sia la molteplicità delle idee e delle soluzioni
a rendere più significativa l’attività intellettuale di ciascun individuo. Al
proposito riproponiamo un ancor attualissimo esordio del documento fondativo di
Cittafutura Alessandria che ci può servire come utile punto di partenza:
“Circa un anno fa il
risultato elettorale ha creato nel parlamento italiano un'ampia maggioranza di
centro-destra, che a sua volta ha espresso il secondo governo Berlusconi. In
tutto ciò non ci sarebbe nulla di straordinario: solo dal 1996 al 2001 le forze
dell'intera sinistra hanno condiviso con alleati del centro la responsabilità
di governare l'Italia repubblicana. Ma nel caso attuale, e per la prima volta,
il governo e la sua maggioranza arrecano gravi lesioni al tessuto costituzionale,
abbassandone i livelli di democrazia e mettendo a rischio l'indipendenza
dell'ordine giudiziario e di molte istituzioni, la coesione sociale e l'unità
del Paese, il carattere universale e pubblico del servizio sanitario e della
scuola, il pluralismo nell'informazione. Il monopolio di fatto delle reti
televisive e il conflitto di interessi che lo alimenta infliggono all'Italia
una delle anomalie meno onorevoli. Ma questa è soltanto una delle inedite
qualità di questa maggioranza di governo che, più in generale, risulta
estranea, quando assolutamente non vi si riconosce, non solo ai più conclamati
valori liberali, ma ai fondamenti della Repubblica, che sono l'antifascismo e
il significato storico del binomio di giustizia e libertà.
Crediamo perciò indispensabile un processo di chiarificazione interna alla
sinistra, e insieme di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, nonché di
stimolo a tutte le forze democratiche e istituzionali per rispondere con la
necessaria efficacia all'azione governativa.
E qui si collocano anche
il senso e gli obiettivi di un'associazione come la nostra, aperta a quanti nel
territorio alessandrino sentano la stessa esigenza di chiarificazione e
di risposta culturale, sociale e politica.
Molte cose da allora non sono cambiate e, se da un
lato questo è motivo di preoccupazione, dall’altro ci permette di ribadire l’importanza
dell’esistenza e della continuazione di una associazione come la nostra. Per cui non esitate ad inviare vostri contributi e a partecipare all'assemblea del prossimo venerdì 3 maggio.