Cari amici di Città Futura,Vi allego, come informazione, la sintesi
dell'intervento del presidente dell'Associazione che ha introdotto
il direttivo di venerdì 14 marzo 2014. Come
sapete i cambiamenti avvenuti e in atto ci hanno indotto ad aprire una
discussione sui presenti problemi politico-organizzativi e sulle
prospettive di Città Futura. Una discussione che è iniziata con gli interventi
di Filippo Boatti, Francesco Di Salvo, Giancarlo Patrucco, Franco Livorsi,
Giuseppe Rinaldi e che prevediamo di continuare anche il prossimo venerdì
21 marzo.
Naturalmente per chi è impossibilitato a partecipare
direttamente ai lavori del direttivo è possibile, sul tema in
oggetto, contribuire con interventi scritti.
Vi ringrazio per l'attenzione
Cari saluti
Renzo Penna
…
Sintesi intervento Presidente “Città
Futura” per una prima discussione sui problemi politico-organizzativi che si
trova ad affrontare l’Associazione.
Alessandria, venerdì 14 marzo
2014
E’ necessario valutare i cambiamenti
avvenuti e in atto e la loro influenza rispetto alle motivazioni originali
dell’Associazione contenute nel documento costitutivo di “Città Futura” dell’11
settembre 2002 (www.cittafutura.al.it).
Che si basavano, in particolare, su: a) una lotta intransigente a Berlusconi e
al berlusconismo; b) uno stimolo e
una critica costruttiva nei confronti della sinistra con l’obiettivo di
favorire la sua unità; c) l’affermazione della centralità del lavoro, la difesa
dei diritti, della Costituzione e un rapporto di collaborazione con la Cgil. Motivazioni
che attribuivano alle iniziative e agli indirizzi dell’Associazione un ruolo di
autonomia e di indipendenza dalle forze politiche. Così come ci si deve
interrogare sulla mancata produzione di documenti e prese di posizione
politiche degli ultimi anni
Cambiamenti avvenuti e in atto:
-
Siamo oggi in presenza di una attenuazione del rischio
democratico rappresentato dal principale avversario della destra: il
capo-padrone di “Forza Italia”. Che ha subito una consistente perdita di
consensi elettorali, è stato condannato per frode fiscale e, anche lui, deve prendere
atto degli anni che passano. Rimangono presenti, naturalmente, tutte le
conseguenze, con le quali fare i conti, del ventennio berlusconiano;
-
Analogamente il rischio della separazione-divisione del
Paese (la Padania) interpretato dalla
Lega Nord - che ha influenzato le decisioni del centro sinistra e portato alla
modifica del titolo 5° della Costituzione - si è ridimensionato per gli
scandali che hanno coinvolto Bossi e prodotto un crollo di credibilità e di
consensi al partito;
-
L’identità della sinistra - che “Città Futura” ha
sempre considerato come plurale, inclusiva e della quale favorire l’unità
politico-programmatica - è diventata meno certa con la nascita del Partito
Democratico. Formazione che comprende una componente la quale, legittimamente,
non si considera appartenente, per storia e tradizione, alla sinistra. Elemento
che ha ritardato l’adesione del Pd al Partito Socialista Europeo. Una pratica
solo di recente risolta, per una convenienza tattica: il poter contare
maggiormente tra e nei gruppi politici dell’Unione, dal nuovo Segretario Renzi;
-
Alla sinistra del Pd vi è stato un forte
ridimensionamento elettorale delle formazioni minori -Rifondazione, Comunisti
unitari, Idv, Psi, Verdi - con la parziale eccezione del partito di Vendola,
Sel, che, dopo l’intesa con il Pd di Bersani alle ultime elezioni politiche,
oggi è all’opposizione a causa dei governi delle grandi e, di recente, piccole
intese con la destra;
-
A sinistra, anche per effetto della crisi e della
perdita di credibilità dei partiti, hanno assunto un ruolo distinto e centrato su
determinati temi, figure di intellettuali, di giornalisti, sindacalisti… Ad
esempio per la difesa della Costituzione (Rodotà, Zagrebelky, Landini…), per la
legalità e la lotta contro le mafie (Ciotti, Saviano…), per una critica
radicale alle politiche di austerità della U.E. (Gallino, Spinelli…);
-
Le elezioni politiche del 2013 sono state segnate dal
successo, imprevisto almeno nelle dimensioni, del Movimento 5 stelle. Una parte
degli elettori ha certamente votato la formazione di Grillo con l’obiettivo di
un cambiamento in senso progressista. Oggi, però, tale obiettivo non si è realizzato e questo
movimento non si riconosce nelle tradizionali distinzioni destra-sinistra; sostiene
di rapportarsi direttamente con i cittadini, ma le decisioni che contano vengono
prese centralmente da un ristretto vertice;
-
Vi è stato un indebolimento del ruolo dei referenti sociali
e, in particolare, del Sindacato. La Cgil, dopo la segreteria di Cofferati,
vive una fase di appannamento. Fa eccezione la Fiom di Landini che, non
casualmente, critica l’organizzazione di autoreferenzialità, rivendica maggiore
democrazia decisionale per il lavoratori e si propone come interlocutore del
presidente del Consiglio.
Alcune possibili opzioni
Per “Città Futura” sono possibili
diverse opzioni: a) continuare nell’attuale indirizzo con iniziative su temi
specifici e delimitati, rinviando a tempi migliori l’ambizione di un ruolo di
stimolo su aspetti generali e di fondo nei confronti della politica e delle
Istituzioni; b) fare del giornale online dell’associazione l’elemento sul quale
investire e a cui affidare il ruolo prevalente dell’attività di Città Futura; c)
impegnarsi in un aggiornamento del Documento iniziale (la dimensione
internazionale, le politiche dell’Europa, le cause della crisi, le politiche
liberiste, la finanziarizzazione dell’economia e le banche, la sostenibilità
ecologica e i cambiamenti climatici…) e da questa ridefinizione condivisa
predisporre un piano di attività.
Strumenti e aspetti organizzativi
Le difficoltà organizzative, in
genere, discendono e sono la conseguenza dei problemi della politica. Superata
la distinzione tra associazione e giornale, il sito online di Città Futura, che
ha subito nell’ultimo anno un significativo aggiornamento, non pare soffrire
delle stesse difficoltà di C.F. La presentazione delle diverse posizioni sta,
anzi, favorendo un ampliamento degli utenti. Così come la possibilità di
ospitare sul sito dei banner, in prevalenza, da organizzazioni no-profit, ha
aperto una nuova possibilità che merita di essere seguita e approfondita.
E’ comunque indispensabile il
rafforzamento della struttura e, anche, un suo rinnovamento generazionale.
Occorre individuare un vice presidente e implementare sia l’amministrazione che
chi si occupa operativamente del funzionamento del giornale.