Caro Direttore,
Credo che parecchi italiani abbiano sentito, durante una trasmissione televisiva del 9 gennaio, il Presidente del consiglio pronunciare la frase:
“Il fisco in Italia non funziona da 30 anni, fa schifo, e lo cambierò.”
Ritengo, citando Nanni Moretti, che “le parole sono importanti”, sopratutto quando a pronunciarle è chi ricopre cariche istituzionali e che quindi non può e non deve utilizzare un linguaggio da discussione al bar. Un classico linguaggio da antipolitica contro cui chissà se un Presidente della repubblica, vecchio e stanco, avrà la forza di scagliarsi.
A proposito di “fisco che fa schifo” mi piacerebbe sapere se è la manina del Presidente del consiglio che ha inserito la norma sull’IMU per i terreni agricoli ricadenti in aree montane o collinari nel DM del 28.11.2014.
La norma è cosi ben fatta che ha scatenato le ire non solo dei cittadini e dei sindaci dei comuni interessati, ma ha pure scontentato un deputato PD (Taricco) che chiede la revisione dei criteri.http://www.lastampa.it/2014/12/10/edizioni/cuneo/taricco-pd-per-limu-sui-terreni-agricoli-vanno-rivisti-i-criteri-gDw4rcBdXPGYvUAKkyOgqI/pagina.html Con le norme scritte da questi saggia si finirà di pagare l’IMU più bassa a Barolo (301 metri sul livello del mare) che, ad esempio a Ponti (187 m s.l.m) Se queste sono le capacità di questo governo di cambiare il fisco, è meglio per tutti se lascia perdere.
Vorrei concludere chiedendo ai sostenitori di questo governo non avete nulla da dire, non tanto e soltanto sull’incidente IMU, ma sopratutto sul modo di porsi del Presidente del consiglio? Il linguaggio usato serve a ricreare la fiducia tra cittadini ed istituzioni? o a captare la benevolenza degli elettori per volare al 100% nei sondaggi?
Vorrei inoltre sperare che, i deputati che sostengono la maggioranza, oltre che a chiedere attraverso i giornali modifiche a norme sbagliate, trovino il coraggio civile di non votarle.
Nicola Parodi