Il 12/9 gli alessandrini hanno potuto apprendere
che,
dopo le perplessità espresse poche settimane fa dall’ex presidente della
Provincia di Alessandria dott. Palenzona, anche il sindaco di Alessandria,
attuale Presidente della stessa, sostiene che “allora il terzo valico è
inutile”.
Le Istituzioni alessandrine
alleate dei più intransigenti NoTAV-No terzo valico? Anche se
l’obiettivo sotto attacco è lo stesso le motivazioni sono diversissime.
Per dirla semplificando un poco, i primi seri oppositori
dell’opera, nata come AV, hanno sempre motivato la loro contrarietà cercando di
dimostrare che il rapporto fra costi economici e ambientali e benefici era
ampiamente negativo. Gli oppositori alle grandi opere vengono sempre accusati di
essere affetti dalla sindrome “non nel mio giardino”, ma occorre riconoscere
che
i NoTAV hanno tentato di portare a
sostegno delle loro tesi dati e argomentazioni di carattere generale, che si
possono anche non condividere, ma certo non possono essere accusati di
mercanteggiare.
Tra i favorevoli al terzo valico sembra invece
prevalere
la posizione di quelli che non
si preoccupano di valutare se un opera è utile e conveniente per l’Italia (o la UE!) ma utilizzano invece il
metro della “convenienza localistica”, non importa se l’operazione è
fallimentare l’importante che localmente ci sia un tornaconto.
I politici locali, visto il cambiamento di opinione, pare
utilizzino questo metro di giudizio.
Che dire poi dell’affermazione, che potrebbe suonare come
minaccia, della possibilità di rivedere la decisione sulle cave in cui è
previsto lo smaltimento dello smarino?
Correttezza nei confronti dei cittadini vorrebbe che la
scelta
se autorizzare o meno l’uso delle
cave fosse fatta tenendo conto dei rischi per la popolazione e l’ambiente e non
con criteri di mediazione/scambio.
Si può essere in modo intellettualmente onesto favorevoli o
contrari al terzo valico, ma non a corrente alternata, altrimenti sembra di
assistere a certe sceneggiate che si potevano vedere parecchi anni fa nei fori
boari. Si dice di essere contrari ma solo fino a che non arriva un qualche “Commissario”
che promette qualche infrastruttura logistica; e ai politici locali, contenti
della promessa, non resterà che accapigliarsi per decidere se dovrà essere ad
Alessandria Smistamento o a Novi S. Bovo o a Rivalta.