Il prossimo 9 febbraio si terrà la
prima riunione ufficiale sul nostro territorio di un’associazione di insegnanti
(di ogni ordine e grado) interessati alla cooperazione fra i popoli e alla
pace. La sede è a Trento ma, nelle intenzioni dei promotori, si vorrebbe creare
un “focolare” anche qui da noi. Buone opportunità anche per i giovani
interessati a varie forme di “Servizio Civile”.
Ho
conosciuto la realtà di “Docenti Senza Frontiere” nella mia recente “puntata”
nei caldi territori dell’Irak e della Syria del nord; non mi azzardo a
definirla “missione”, perché si è trattato solo di un primo contatto con un
ambiente estremamente complesso e diversificato, da cui ho tratto qualche
indicazione…. non certo sufficiente a “portare” qualcosa a persone e luoghi …
anzi, per la verità, è successo il contrario. Di questo ho già trattato in due
resoconti pubblicati nei mesi scorsi e ritengo, a questo punto, opportuno
chiarire meglio chi siano gli attori (fra i moltissimi altri) della migliore
presenza italiana all’estero. Sta, infatti, passando un’idea – per fortuna non
sempre condivisa – di una estensiva rete para-militare collegata in qualche
modo ai Ministeri italiani e, proprio per questo, sono di tutti i giorni i
“peana” per l’Arma dei Carabinieri e per “i nostri ragazzi” delle forze armate
(ma a volte anche “speciali” e “as contractor”), come se fossero loro i soli
portabandiera dell’Italia. Così non è, e una veloce occhiata a quanto propone
l’associazione “Docenti Senza Frontiere” con base a Trento, ma con
ramificazioni in tutta Italia, può essere di sicura utilità.
La
“Carta dei principi” dell’associazione è molto chiara e si presenta subito con
le migliori credenziali per interventi
di responsabilità e, come segnalato poco sopra, tutt’altro che semplici. Questo
è l’esordio: “Parlare di intere società
sopraffatte dalla miseria e relegate in un contesto di sopravvivenza basato su
solidarietà e sostegno dei Paesi più industrializzati è ormai un concetto
superato, perché le dinamiche dei Paesi odierni sono molto più complesse e
multiformi.”
Di
fatti non c’è dubbio che le vecchie categorie di Primo e Terzo Mondo siano non
solo obsolete ma, per certi versi , fuorvianti. Polverizzato, tra l’altro, il
“Secondo Mondo”, quello collegato ai regimi comunisti/socialisti del secolo
scorso, sconvolto dai fatti dell’Ottantanove e dalle mutazioni “capitalistiche”
di Cina, India, Viet Nam (eccetera). Quindi, una realtà mondiale nuova che cerca
un suo punto di equilibrio nell’ONU e che, invece, pare sempre più vicina alla
divisione per interessi e “aree di influenza”, come ci confermano le recenti
crisi Iran-Saudi Arabia e, peggio, le rincorse “atomiche” tipo Corea del Nord.
Proprio
in questo spirito paiono ancor più significative parole come: “Nel terzo millennio ogni angolo di mondo si
scontra ed è costretto a fare i conti con povertà e miseria ma anche con la
ricchezza e la bellezza delle persone e di un sapere che arriva dalla
tradizione. I Paesi oggi considerati sottosviluppati fanno i conti
quotidianamente con una cultura viva, radicata in terre spesso aride ma che
sanno regalare frutti rigogliosi. Tante le contraddizioni che vivono assieme,
manifestate dalla necessità di trovare un compromesso per la sopravvivenza.”
Forse, qui, “frutti rigogliosi” va
esteso alle ingenti risorse – soprattutto del sottosuolo – che questi Paesi
conservano. E proprio una loro salvaguardia ed un loro utilizzo ragionevole,
prima di tutto gestito dalle stesse Nazioni “sovrane”, dovrebbe costituire l’avvio di un
riscatto.
Ma
vediamo come si possono costruire i presupposti per un dialogo: “Ecco che la ricchezza nelle grandi città
si scontra con la malnutrizione e il commercio delle multinazionali si pone in
contrasto con l'incapacità di sopravvivere nelle zone rurali. È proprio in
questo disagio profondo della società che Docenti senza Frontiere vuole
intervenire con l’intento di promuovere cultura e sviluppo di quegli strumenti
e di quei presupposti per un dialogo tra culture di uno stesso territorio e
culture lontane ma che tramite la conoscenza e una comunicazione senza
stereotipi e pregiudizi possa unire ed elevare a un concetto di pace maturo e
consolidato.” Tutto questo ben
sapendo come sta cambiando il mondo: “Non
possiamo non sottolineare - è sempre
la Carta dei Principi a “parlare” - come
le generazioni future, appartenenti ai diversi Stati, entreranno in contatto
tra di loro e si dovranno confrontare quotidianamente su tematiche che non
prevederanno banali e inopportune dispute razziste. I nostri giovani entreranno
in contatto con europei, asiatici, africani, americani … ed è opportuno,
prepararli alla diversità come ricchezza, come valore da salvaguardare ma messo
a disposizione di tutti, come dono universale.”
Diverse
saranno le modalità d’intervento che verranno decise in base alle reali
necessità del luogo, per evitare intrusioni inopportune, e poter arricchirsi di
tradizioni, culture e colori da mescolare e confondere per dare vita a nuove
sfumature e aperture mentali. Il progetto di cooperazione allo sviluppo
considera la complessità della situazione sulla quale intende intervenire e
propone un sistema di azioni adeguate a risolvere i problemi individuati o
comunque a migliorare la situazione iniziale.
Saranno possibili interventi in aree particolari (una di queste, quella
siro-irachena, ha visto la mia partecipazione diretta), servizi a distanza (da
supporti generici, ad adozioni fino alla compartecipazione a progetti di ampio
respiro). Infine, e questa probabilmente è la parte che interessa di più i
lettori, sarà possibile attivare gruppi di insegnanti operanti qui in Italia
(da poco anche in provincia di Alessandria) , come pure l’attivazione di
percorsi di “servizio civile”, possibili fino al compimento del 29’ anno di
ettò per entrambi i sessi.
Vediamo
le proposte in dettaglio.
…
All’estero
Il
Servizio Civile all’estero è un’opportunità di volontariato internazionale
prevista nell’ambito del Servizio Civile Nazionale (SCN). Prevede che i giovani
volontari possano scegliere di svolgere il volontariato non solo in Italia ma
anche presso enti ed amministrazioni operanti
all’estero. È un’occasione di crescita ed arricchimento personale e
professionale per i giovani e contemporaneamente uno strumento molto efficace
per diffondere la cultura della solidarietà e della pace tra i popoli. Uno
degli scopi del Servizio Civile all’estero è promuovere la solidarietà e la
cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, focalizzandosi sulla
tutela dei diritti sociali, sui servizi alla persona e sull’educazione alla
pace fra i popoli. È possibile svolgere il servizio civile nazionale
all’estero in nazioni quali: Africa, America, Asia ed Europa. I settori nei
quali è possibile svolgere il SCN sono molteplici, tra questi assistenza,
promozione culturale, cooperazione, interventi post-conflitto, ambiente.
In
Italia
Se
il tuo desiderio è quello di svolgere il servizio civile in Italia, Docenti senza Frontiere ti offre la
possibilità di realizzare un’esperienza concreta di impegno nel mondo della
cooperazione internazionale, presso la propria sede nell’ambito di varie
attività quali: l'ideazione di strumenti per l'educazione allo sviluppo oppure
per l'educazione globale, l'organizzazione di eventi sulla solidarietà
internazionale; la partecipazione alla gestione di alcune fasi dei progetti di
cooperazione allo sviluppo diretti ai Paesi in via di sviluppo; la promozione
di attività di coinvolgimento dell’opinione pubblica.
Trattamento
economico
Docenti
Senza Frontiere Onlus offre la possibilità di svolgere, presso le strutture o i
partner aderenti, il Servizio Civile all’estero nei Paesi in cui interviene con
progetti di cooperazione. L’impegno lavorativo richiesto varia a seconda
del progetto ma in media prevede dalle 25 alle 35 ore settimanali. I volontari
internazionali riceveranno un trattamento economico che prevede, oltre al
compenso base mensile di 433,80 euro un’integrazione di 15 euro al giorno ed
infine un contributo per le spese di alloggio e mantenimento all’estero di 20
euro al giorno.
Come
candidarsi
Sei
un/a candidato/a idoneo/a se hai tra i 18 e i 29 anni non compiuti, godi dei
diritti civili e politici, e sei in possesso di idoneità fisica, certificata
dagli organi del Servizio Sanitario Nazionale (ASL competente o medico di
famiglia) con riferimento allo specifico settore d’impiego per cui intendi
concorrere.
Per candidarti devi attendere la pubblicazione del bando dell’Ufficio Nazionale
per il Servizio Civile sul sito www.serviziocivile.it solitamente bandito
annualmente in contemporanea a quelli del Servizio Civile Nazionale. È inoltre
possibile che siano pubblicati bandi straordinari nel corso dell'anno, in
corrispondenza di particolari situazioni. La domanda di partecipazione va
presentata secondo i tempi e le modalità previste dal bando.
…
In
attesa di un “sabato di lavoro” incentrato sulla presentazione
dell’associazione, alla presenza di membri del Comitato Direttivo
(prevedibilmente per l’inizio di maggio 2016) , invitiamo tutti gli insegnanti,
gli amici e i giovani (specie quelli interessati al “Servizio Civile” presso la
sede locale dell’associazione) all’incontro del 9 febbraio 2016 a partire dalle
ore 17.00 presso la Sala Gilda g.c. di Via Vochieri n 91 ad Alessandria.
Per
il gruppo alessandrino : info presso ad1168alexandria@wix.com
…
Per la sede
nazionale di Trento : (www.docentisenzafrontiere.org ) ; info@docentisenzafrontiere.org
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