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Un buon Ministro?
Nicola Parodi
 Qualche giorno prima che gli svizzeri inaugurassero la galleria di base del Gottardo, Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in un intervista al Corriere della Sera[1], annuncia l’intenzione di utilizzare, di notte, le linee ad alta velocità (AV) per i treni merci. Con i treni merci sulle linee AV, sostiene il Ministro, si potrebbe far diventare i nostri porti competitivi rispetto a Rotterdam. In questo modo si sfrutterebbero maggiormente le linee AV che, progettate per essere utilizzate anche da treni merci, sono costate almeno il 30% in più.
È una buona notizia o solo uno dei tanti annunci fatti per “distrarre il pupo”? É noto che per permettere ai treni di viaggiare a 300 km/h i binari devono avere parametri geometrici molto severi e che il passaggio di treni merci altera tali parametri. Utilizzare le linee AV di notte per far passare treni merci, inoltre, riduce di molto i periodi disponibili per la manutenzione necessaria a mantenere le caratteristiche necessarie a viaggiare a 300 km/h. La manutenzione infatti avviene quasi esclusivamente di notte poiché quando su un binario si svolgono lavori per garantire la sicurezza del personale la velocità sul binario a fianco viene abbattuta automaticamente dai sistemi di sicurezza. É facile comprendere come, di giorno,sia pressoché impossibile fare lavori di manutenzione salvo penalizzare fortemente la marcia delle “frecce”.
Il passaggio notturno di merci aumenta le necessità di manutenzione riducendo i tempi utili a poterla fare!
Il risparmio di tempo per un treno merci che percorra la linea AV è sostanzialmente insignificante.
L’argomentazione “visto che abbiamo speso un sacco di soldi in più dei francesi a fare l’AV usiamola” merita qualche altra considerazione. Le norme europee sulle linee AV (velocità di 250 km/h e oltre) prendono genericamente in esame treni di 400 metri di lunghezza e 1000 tonnellate di peso[2]. La galleria di base del Gottardo, costruita per essere utilizzata ogni ora da due treni viaggiatori e sei treni merci in ogni direzione, prevede una velocità massima di 249 km/h![3]
La scelta italiana, forse avventata, di costruire linee definite“alta capacità/alta velocità) ha comportato sicuramente un aumento dei costi. Ma i costi elevati non sono solo dovuti a questo.
Ad esempio le amministrazioni locali hanno preteso un sacco di opere compensative. Come il Ministro ex sindaco sa, a Reggio Emilia sono stati costruiti, su progetto dell’architetto Calatrava, 3 ponti e la nuova stazione AV[4]. La scelta di fare una stazione AV a Reggio Emilia non è particolarmente razionale. Intanto non ha molto senso fare fermare i treni AV come la metropolitana. E se proprio si voleva fare una stazione AV al centro della pianura padana  aveva più senso farla a Parma, città un poco più grande di Reggio, e ubicata circa a meta strada fra Milano e Bologna e quindi a servizio di un territorio più ampio ma tant’è.. .
Piuttosto che pensare a far passare i treni merci sulle linee AV, forse il Ministro dovrebbe,ad esempio, occuparsi di una questione fra le tante che interessano il suo ministero e che è forse più importante dei merci sull’AV per la ricaduta che potrebbe avere sugli enti che gestiscono le strade.
Abbiamo tutti letto di come sia in ormai prossima la comparsa di automobile a guida automatica. Innegabile progresso di cui bisogna anche prevedere le conseguenze. Sicuramente gli strumenti, le tecnologie ed il software di cui saranno dotate le auto saranno (e dovranno essere) certificati e controllati. Non è certo difficile realizzare sistemi in grado di vedere e riconoscere segnaletica orizzontale e verticale(strisce e cartelli vari). Il problema è che le strisce sono “sbiadite” e che i cartelli non sempre sono visibili perché nascosti da vegetazione incontrollata o altri ostacoli. Rischia di essere tragica la contabilità delle cause intestate agli enti gestori delle strade perchè il sistema automatico di guida (in grado di registrare tutto) non poteva “vedere” la segnaletica; con le assicurazioni che non vorranno pagare danni derivati dal mancato rispetto delle regole del codice dovute a deficienze della pubblica amministrazione. E quanto ci può costare mantenere la segnaletica sempre in condizioni ottimali di visibilità? Avremo autocarri o pulmann con l’autista che dorme mentre il mezzo viaggia in guida automatica permettendo in tal modo di superare le regole relative al rapporto tra ore di guida e di riposo?
Sicuramente la struttura del ministero è in grado di affrontare questi problemi, che interessano tutta la UE, studiando, nel caso, le nuove regole necessarie.
Ma se le risorse umane disponibili sono impegnate a lavorare sulle richieste che portano visibilità e consenso ai politici non è detto che resti tempo per affrontare e risolvere tempestivamente le questioni che più incidono sulla vita dei cittadini:


Nota:   nella galleria di base del Gottardo sono stati costruiti “178 cunicoli trasversali, che ogni 325 metri offrono uno spazio sicuro e un collegamento con la canna parallela”. Mentre nella galleria del terzo valico i cunicoli sono previsti ogni 500 metri. Chissà se il Ministro ha notato la differenza (vedi in proposito l’articolo http://www.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?DOCID=18766  )


[2] Vedere ad esempiole specifica tecnica di interoperabilità per il sottosistema «infrastruttura» del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità  (http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=04841  ) in cui si prevede “categoria I: linee specificamente costruite per l'alta velocità, adatte a velocità generalmente uguali o superiori ai 250 km/h” e “Nell’applicazione del paragrafo 6.5.3 (6) deve essere presa in considerazione una massa del treno massima di 1 000 t”. La UE aveva invece finanziato un progetto denominato HISSPEEDMIX per un trasporto merci particolare da effettuarsi con treni composti con materiale rotabile derivato dai treni viaggiatori, in grado di viaggiare fino a 300 km/h e caricato a 17 tonnellate per asse per non deteriorare i binari.
12/06/2016 17:08:35
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