Ariosto... Uomini e monti
Riordinando
la libreria, mi si apre davvero a caso tra le mani l’Ariosto (non la mai
abbastanza ringraziata “contessa” Stefania, testimone-chiave antiSilvio d’antan).
Ecco
quindi pochi versi pubblicati… esattamente 400 anni fa: in esclusiva per CF?
...
Studisi ognun giovare altrui; che
rade
volte il ben far senza il suo premio
fia:
e se pur senza, almen non te ne
accade
morte né danno né ignominia ria.
Chi nuoce altrui, tardi o per tempo
cade
il debito a scontar, che non s’oblìa.
Dice il proverbio, ch’a trovar si
vanno
gli uomini spesso, e i monti fermi
stanno.
(O.F., XXIII 1-10)