Ah...Terzo Valico, Terzo Valico delle mie brame... Chi è il più furbo del reame?
Butto lì una data a caso : 2 settembre
2020 e guardate un po’ come escono i giornali (qualcuno ancora cartaceo, la
maggioranza “on line”): “Finalmente aperto il Terzo Valico. Questa mattina il
primo trasporto merci, domenica prossima il primo servizio ad Alta Velocità”.
Segue un sottotitolo irridente: “Zittita la marea di gufi e cassandre che in
tutti i modi ha ostacolato il corretto avanzamento dei lavori…. Ora di cosa
si lamenteranno?”. L’apertura dell’articolo
è poi esilarante: “Alla presenza del premier Matteo Renzi, delle Senatrici Rita
Rossa e Silvana Faro, del prefetto Manzini e di tutte le autorità locali e
regionali, oltre al Presidente del Consorzio COCIV e di quello di RFI, si è
tenuto il tradizionale taglio del nastro che, questa mattina alle dieci in punto,
ha segnato il primo giorno di vera vita del nuovo raccordo ferroviario veloce
(sia per merci che per viaggiatori) tra Genova e Milano. Tutte le innumerevoli
fabbriche e aziende coinvolte hanno voluto partecipare con almeno due o tre
loro rappresentanti e, ad una nostra precisa domanda, hanno risposto: “Una
manna per il lavoro locale. Finalmente. Per fortuna si è riusciti a convincere
le amministrazioni della bontà dell’opera, sennò – per noi – erano dolori”. Un
signore con uno splendido soprabito inglese annuiva e, guardando l’amico appena
arrivato da Lamezia Terme faceva l’occhiolino. Ma rimaniamo a noi…Il vice
Sindaco di Carrosio (uno dei Comuni interessati dall’opera) ha subito ricordato
che “fin dagli anni Novanta dello scorso secolo si era convinti della bontà
dell’opera … e questo ben prima che ci fossero erogati i fondi – circa un
milione – derivanti dal decreto Del Rio del 2016”. Il Sindaco di Alessandria,
Torielli, ricorda i vari passaggi e, tra una data e l’altra, vuole ricordare “l’attenzione
continua messa dal Comune di Alessandria nella tutela di falde ed acque
superficiali e sotterranee. Nessun rilievo ci è infatti pervenuto dall’ARPA
e,dopo un periodo di perplessità, ormai anche gli abitanti delle zone interessate
dalle cave e dal movimento camion, si sono tranquillizzati. Merito anche dell’ottima
campagna messa in atto dall’EGEA-AMAG che, nonostante gli impegni e le grosse
responsabilità che si è assunta in tutta Europa, guarda sempre con attenzione
ai fatti di casa nostra”. E’, però, il presidente del Consorzio di aziende
COCIV il vero “Ercole trionfante”, vincitore di tutte le avversità e gli
ostacoli di un trentennio. Le sue non sono parole, ma pallottole. Ce l’ha con
tutti, dalle discutibili affermazioni (poi smentite) di imprenditori da
strapazzo, a chi lo ha costretto al biennio durissimo di carcere a seguito dell’inchiesta
dell’ottobre 2016 e della condanna del marzo 2017, “fino alla completa
riabilitazione”, tiene a precisare. Questo anche grazie alla legge “Salva
Grandi Opere” che il presidente del Consiglio Renzi, forte di una maggioranza
dei quattro quinti della Camera Unica, ha fatto approvare il 10 dicembre
2019. Da allora i lavori sono corsi
sempre in discesa, anche se, come ci conferma il nuovo Sindaco di Genova Toti
(già Governatore della Liguria) “non si sono mai veramente fermati, neanche nel
periodo bui degli arresti voluti da una Magistratura collusa e poco attenta ai
fatti”. Alla lunga, però, come è noto, i vincitori sono loro e baci, abbracci,
lusinghe, pacche sulla spalla , lo fanno capire ampiamente. Il Sindaco di
Genova Toti, circondato a destra e a sinistra da quelli di Novi Ligure e Voltaggio, va
oltre. Forse anche in vista del nuovo
partito che sta per essere varato alla “convention” di Verona, azzarda : “è
stata vinta da noi tutti, dal meglio dell’Italia, da me e dall’amico Matteo (Renzi)”.
Veramente un “Terzo valico” che unisce al di là delle scelte politiche,
Alla nuova responsabile dell’Autorità
portuale genovese dott.ssa Paita vorremmo chiedere, infine, quali sviluppi
prevede per il porto di Genova…ma non dobbiamo nemmeno fare molta strada perché
è lei stessa a “ballarci” davanti , per cui – fatta la domanda – attendiamo la
risposta. La Paita non ci pensa su due volte: “Dove sono quei buontemponi di
ambientalisti sfigati e di portajella che ritenevano i fondali del porto di
Genova inadatti a ricevere le grandi navi…? Dove sono? L’abbiamo capita tutti
che la loro era una manfrina per favorire Savona… ecco, li abbiamo zittiti. La
grande opera “Approfondimento dei fondali di Genova” ha dimostrato tutta la sua
utilità oltre a permettere ad almeno 37 aziende di impiegare i loro giganteschi
mezzi anfibi per approfondire il fondo del porto di 20 metri in media”. Riprende
poi: “Veramente un bel lavoro… e tutto in ‘project financing’, cioè con gli
stessi gestori dei moli e dei centri di smistamento containers che si dividono
i costi.” . Solo una curiosità,
dottoressa “Quante di queste 37 aziende operano direttamente e quante in
sub-appalto o in condizioni contrattuali particolari?”. “Beh … proprio non lo
so – risponde la presidente dell’Autorità portuale- . Mica posso sapere tutto.
Saranno due o tre al massimo … ma spostiamoci sul palco per il rinfresco
offerto da #Cicì, #Cocò, #PuntoGoloso,
#L’amico del confetto. #Cindy…..eeeeh… ma dove va?”. “Lasci stare gli sponsor…
i lettori potrebbero pensare che questi elenchi siano ‘compensati’…” ma non
riesco a terminare il concetto che subito vengo aggredito da cento mani, con la
Paita che mi squadra con un ghigno sprezzante: “Allora lei è come quelli del
2016 che ce l’avevano con noi.. lo dica… lo ammetta…”….
Proprio quando stavo per rispondere apro
prima un occhio, poi l’altro e capisco di essere in un altro mondo, quello
della realtà. E meno male che qualcuno ha applicato al meglio il Codice Civile
e quello degli Appalti. Tutto lo schifo che stava sotto una pellicina
chiaro-rosata è uscito tutto all’improvviso, forse persino oltre le attese. Si
dice che la dott.ssa Romano (il Commissario appositamente nominato per
garantire correttezza ed avanzamento dei lavori) abbia chiesto al Ministro Alfano
di “sospendere” l’iniziativa presso il “CentoGrigio” di sabato 29 ottobre….
Alla domanda se ci fossero timori per l’ordine pubblico ha dovuto ammettere che
il motivo era un altro “Saremo una trentina al massimo e ci sarà poco da dire, perché
ci conosciamo già tutti”.Era stato tutto messo in piedi per convincere i
Sindaci ed i rappresentanti delle varie Camere di Commercio, degli Agricoltori,
degli Artigiani e dei Commercianti che tutto andava a gonfie vele, che – ma guarda
come ritornano i sogni – “gufi e cassandre erano zittite” ma non ci fu verso…
Alfano disse “no” e si continuo’ come nulla fosse. Il dettato renziano di “non
dare visibilità all’avversario” ma tramortirlo con le chiacchiere e i lustrini
per poi bastonarlo di brutto era stato recepito alla grande. E anche quando si
incappa in qualche “problemino” bisogna sempre avere l’atteggiamento giusto.
Addirittura qualcuno aveva l’impressione
che quel tipo di comportamento fosse già presente nei primi anni Novanta dello
scorso secolo quando l’A.V. si chiamava più prosaicamente “supertreno” ed i “comitati”
erano ancora convinti di poter contare qualcosa. Si dice che il dott. Incalza
abbia addirittura orinato – nel 2000 o giù di lì - contro gli scatoloni con
cinquemila firme di persone preoccupate per il loro futuro, compiacendosi per
la funzione altamente assorbente che stava espletando quel tipo di carta… ‘ah briccone’.
Niente, comunque, al confronto con la faccia tosta di chi (comunicato del COCIV
n. 8) o la facilità con cui alcuni esponenti del Partito Democratico (Borioli
ed Esposito), in curiosa consonanza con quanto espresso dall’attuale
Governatore ligure Toti (Forza Italia) si preoccupano più dell’inarrestabile
avanzamento dei lavori, pena chissà quale contrappasso…, del completo
accertamento della verità, con numeri (superiori ai trecento milioni in
facilitazioni, “mazzette” e altro) da capogiro. Queste ultime prese di posizione
le potete andare a confrontare con i comunicati n 8, n. 9 e n. 13, sempre qui
sotto al presente articolo.
Pensiero conclusivo. Qualcuno chiede l’immediato
“fermo lavori”, il movimento Possibile, il partito SEL-SI, qualcuno dei
parlamentari PD (ad es. il sen. Fornaro), con più forza ugualmente lo chiede “Alessandria
in Movimento” e il Movimento Cinque Stelle, addirittura – persino in tempi non
sospetti (eravamo nel 2013, cfr. comunicato n. 5 ) il PD alessandrino manifestò
perplessità ma… tutto fu inutile. La macchina infernale che proprio in questi
giorni è tornata a mordere la montagna con le sue fauci di dieci metri di
diametro e i denti di sessanta centimetri non poteva fermarsi. Troppi erano gli
interessi in ballo, gli ingranaggi da ungere, i silenzi da compensare e gli
ammiccamenti da premiare… Ed il risultato si è visto. Questo giornale è sempre
stato contrario a questa c.d. “grande opera”, sbagliata nella sua concezione,
nelle sue motivazioni e, ora, addirittura (ma evidentemente la sicurezza e la
sicumera di certi personaggi non ha limiti) diventata una indegna sceneggiata,
ridicola se non fosse tragica. Tragica per i fatti contestati, per l’impossibilità
manifesta di avere una politica economica di programmazione seria in questa
Nazione, tragica per la pochezza morale e per l’assoluta mancanza di
professionalità dei protagonisti. E, per il momento ci fermamo qua.
Accontentiamoci di rileggere, in bella sequenza, tutto – o quasi – quanto è
stato pubblicato oggi sull’argomento.
1)
Origine:
Gruppo Consiliare Cinque Stelle. Alessandria (26
ottobre 2016)
L’unica
richiesta opportuna è quella di fermare il Terzo Valico. Nel giorno in cui il Commissario per il Terzo Valico
Iolanda Romano convoca gli Open Space
Technology per decidere come spartirsi la piccola torta delle compensazioni
dando l’impressione di stare a sentire l’opinione dei cittadini, ecco che la
magistratura arresta in tutta Italia circa 21 persone legate al malaffare che
immancabilmente le grandi opere, dall'alta velocità ferroviaria alle
autostrade, si trascinano dietro. In particolare, la cronaca sottolinea come
oltre al direttore dei lavori, già noto alle cronache, siano indagati alcuni
funzionari del consorzio Cociv, general
contractor del Terzo Valico.
Ed ecco che in meno di un’ora i solerti senatori
piemontesi del PD SiTav si affrettano ad inviare un comunicato stampa in cui,
ergendosi a paladini della legalità e della trasparenza, richiedono
l’intervento del governo, l’invio di un commissario straordinario e l’avvio di
una procedura ispettiva. Ben venga l’attività ispettiva su quanto accaduto ma
si trovi finalmente la forza di fermare questa inutile e costosissima opera da
sei miliardi e mezzo che vedrà decuplicare i suoi costi a seguito del
ritrovamento dell’annunciato amianto. Inoltre sappiamo bene com’è andata a
finire all'Expo nonostante un commissario straordinario.
Il MoVimento 5 Stelle è assolutamente contrario
alla realizzazione del Terzo Valico sia per la sua dimostrata inutilità sia a
causa degli enormi rischi per la nostra salute. Già adesso centinaia di camion
senza alcun controllo stanno girando sulle strade della nostra provincia per
sversare nelle cave alessandrine rocce da scavo contenenti schiumogeni ed
amianto e considerato che i partiti non hanno alcun interesse a fermare
l’opera, per salvaguardare le nostre falde e la nostra salute, dovranno essere
i cittadini ad aprire gli occhi e mobilitarsi in propria difesa. Altro che 60
milioni di opportunità, l’unica richiesta opportuna è quella di fermare il
Terzo Valico.
Andrea Cammalleri
Vice Presidente Consiglio Comunale
…
2) Origine: “Alessandria in
Movimento” (26 ottobre
2016)
Il Re è nudo. Lo è sempre stato ma con gli arresti di questa mattina anche
chi non ha mai voluto vederlo si trova costretto a farlo.
Arrestati Michele Longo e Ettore Pagani, rispettivamente Presidente e Vice
Presidente del Cociv. Arrestato Pietro Paolo Marcheselli ex Presidente del
consorzio e diversi funzionari.
Associazione a delinquere, concussione, corruzione, turbativa d’asta. In
parole povere il solito caro vecchio giro di tangenti pagate con lavori, escort
e mazzette. E pensare che Michele Longo ha firmato ben sei querele contro
questo sito accusandoci di diffamazione. In effetti siamo colpevoli, avremmo
dovuto scrivere ancora di più e ancora peggio. E poi un’intercettazione
nauseante dove qualcuno si lascia scappare che il cemento usato sembrerebbe
colla. Appena avremo le carte approfondiremo gli aspetti giudiziari ma quello
che è uscito basta e avanza per i primi commenti politici.
Renzi e Delrio ci diranno che si tratta solo di mele marce? Quando ad
essere falcidiati sono i vertici di un consorzio sono le radici dell’albero ad
esserle. Radici marce perché poggiate sul terreno ancora più marcio delle
grandi opere inutili.
Se il cemento sembrava colla cosa ne dicono i benpensanti di fermare tutto
e controllare come sono stati eseguiti i lavori? O meglio aspettare la prossima
tragedia per mostrare il grande cuore dell’Italia davanti alle catastrofi?
Daniele Borioli e Stefano Esposito, i più grandi tifosi della costruzione
dell’opera, hanno chiesto ufficialmente il commissariamento del Cociv. Per
andare avanti coi lavori ovviamente. Si sono dimenticati di chiedere scusa alle
migliaia di donne e uomini che non hanno avuto bisogno di aspettare la
Magistratura per denunciare questo schifoso sistema di corruzione e che hanno
pagato la loro scelta con processi, denunce, misure cautelari, fogli di via,
perquisizioni e avvisi orali.
Resta il fatto che mai come oggi Cociv sprigiona un immondo puzzo di
cadavere. E questa é un’ottima notizia.
Questa sera si riunisce il Movimento No Tav – Terzo Valico e mai come oggi
viene in mente una citazione di Mao Tse Tung: “bastonare il cane che
affoga”.
Avanti No Tav che questa storia è ancora lunga e l’ultima pagina è tutta da
scrivere.
…
3) Origine: Senatore
Federico Fornaro (26 ottobre
2016)
" L'inchiesta della magistratura farà come giusto la sua strada, ma
non è possibile proseguire nella costruzione di un'opera strategica come il
Terzo Valico ferroviario Genova-Milano senza un gesto chiaro dello Stato nel
segno della legalità e della trasparenza.
A tutela dell'interesse pubblico, l'unica soluzione praticabile è quella
della tempestiva nomina di un commissario straordinario che subentri da subito
nella responsabilità della gestione delle attività relative al Terzo
Valico".
Lo scrive in una nota il senatore PD, Federico Fornaro, in riferimento alle
ondate di arresti per presunte irregolarità nella gestione degli appalti del
Terzo Valico ferroviario Genova-Milano.
…
4) Origine: Senatori
Daniele Borioli e Stefano Esposito (26
ottobre 2016)
“Questa mattina
apprendiamo dell’ennesima operazione della magistratura che ha portato
all’arresto di dirigenti e imprenditori impegnati nella realizzazione del Terzo
Valico ferroviario tra Milano e Genova. Nell’esprimere pieno e totale sostegno
a questa iniziativa chiediamo al governo,
ravvisata l’urgenza di dare continuità all’esecuzione dei lavori e delle
attività connesse e viste le ultime gravi notizie in capo a Cociv, se non
ritenga necessario nominare un commissario straordinario per la prosecuzione
dei lavori, sentita l’ANAC e sulla base delle procedure previste dal nuovo
codice degli Appalti”. Lo affermano i senatori del Pd Stefano Esposito e
Daniele Borioli, della Commissione Lavori Pubblici, che aggiungono: “Sussistono infatti, a nostro parere
motivazioni gravi e ineludibili che impongono un diverso e più trasparente
modello di gestione, a tutela dell’interesse pubblico e date le ingenti risorse
investite per la realizzazione dell’opera”.
“Nel pomeriggio – concludono i senatori – durante la seduta della
commissione Lavori pubblici del Senato chiederemo al Presidente Matteoli di avviare con urgenza un’attività ispettiva
su quanto accaduto”.
…
5)
Origine:
Prese di posizione PD Alessandria e lettera Sindaci PD Liguria (8
settembre 2013)
Dopo i numerosissimi comunicati stampa dei giorni scorsi, in cui gli
amministratori piemontesi di targa PD hanno chiesto lo stop allo scavo della
galleria di servizio di Voltaggio prevista per il 10 Settembre, è arrivato
anche il comunicato stampa del PD alessandrino. Poche ore dopo Tullo, Lunardon
e Cortesi, esponenti di spicco del PD ligure, scrivono una lettera al Sindaco
di Alessandria e ai parlamentari del PD piemontese chiedendo di andare avanti
senza tentennamenti. In realtà nessuno mette in discussione la realizzazione
del Terzo Valico, semplicemente in Piemonte c’è preoccupazione per la reazione
che si potrebbe scatenare se venisse iniziato lo scavo di Voltaggio e i primi
camion carichi di amianto verrebbero portati alla Fraschetta dove pochi giorni
fa un’assemblea di duecento persone
aveva fatto sapere di non essere per niente d’accordo.
Insomma, Il PD ligure chiede di accelerare, il PD piemontese di frenare,
entrambi il Terzo Valico lo vogliono costruire, entrambi si dovranno rassegnare.
Il comunicato del PD di Alessandria:
“Lunedì 9 settembre in commissione Ambiente, congiunta Provincia – Comune
di Alessandria, verranno affrontate le tematiche relative alla decisione del
Cociv di iniziare i lavori di scavo e smaltimento per il Terzo Valico,
nonostante il mancato completamento delle procedure e degli accertamenti
richiesti a garanzia della salute delle popolazioni e della tutela
dell’ambiente.
Con la presidente della Commissione Ambiente Cristina Mazzoni abbiamo da
alcuni giorni concordato una riunione congiunta per affrontare la problematica,
sapendo che, se non ci saranno interventi, dai prossimi giorni i materiali di
risulta finiranno proprio nel territorio del comune, in Fraschetta e
precisamente fra Spinetta Marengo e Castelceriolo. Concordiamo con la presa di
posizione dei parlamentari Borioli, Fornaro ed Esposito e di quelli di Sel, che
chiedono un intervento per bloccare i lavori a causa di mancanza delle tutele e
approfondimenti necessari.
Purtroppo, nonostante le sollecitazioni a livello politico e la
presentazioni di odg in merito, rileviamo che, oltre alle mancanze sulle
questioni ambientali, a fronte di una realizzazione così importante, non si sia
fatto nessun intervento sulle infrastrutture e sullo sviluppo dell’ Alessandrino
e del capoluogo in particolare . Riferendosi soprattutto al traffico merci, non
vediamo un minimo rilancio dello scalo di Alessandria, che dati alla mano è
ancora uno dei più estesi in Italia, ma che viene utilizzato ormai parzialmente
e solo per treni completi, rinunciando da tempo a quello che era e potrebbe
essere ancora il suo ruolo fondamentale ( la composizione e scomposizione dei
treni merci), né tantomeno della logistica, nella quale si sperava per un
rilancio della struttura e che non è mai partita. Inoltre è possibile che buona
parte del traffico tuttora esistente e legato al transito dei container dalla
linea di Ovada per Padova interporto, non abbia, ad opera completata, più
necessità di passare da Alessandria. Un discorso approfondito deve anche essere
fatto per le linee secondarie chiuse e semichiuse, come in molta parte del
Piemonte, i collegamenti con le principali città italiane, in particolar modo
la capitale, sono inferiori per numero e qualità al passato.
Le infrastrutture ferroviarie devono essere certo rinnovate, è importante
un rilancio delle ferrovie che comprenda anche le linee ad Alta Velocità, come
è successo nei collegamenti Milano -Roma , ma non deve essere unito ad un
deperimento e ridimensionamento dell’esistente, soprattutto quando esso ha
ancora numeri e possibilità notevoli, come il nodo alessandrino. Non si tratta
di “ localismi “, ma di potenzialità che vanno rilanciate e posti di lavoro che
vanno salvaguardati“.
Daniele Coloris, coordinatore cittadino e presidente commissione ambiente
Cristina Mazzoni, consigliere provinciale e presidente commissione ambiente
Coordinamento cittadino PD Alessandria
La lettera di Tullo, Lunardon e Cortesi:
Abbiamo letto le vostre dichiarazioni relative all’imminente
inizio dei lavori del Terzo Valico nella zona di Voltaggio. Da molto tempo
siamo impegnati nella costruzione di ogni atto utile a permettere un
rapidissimo avvio dell’opera, peraltro già cantierata, ponendo costantemente al
centro della nostra attenzione la salute dei cittadini e gli aspetti di ordine
ambientale. La Regione Liguria e la delegazione ligure dei nostri parlamentari
hanno lavorato insistentemente su questi temi e i tavoli tecnici regionali
hanno già prodotto notevoli passi avanti per la tutela di questi aspetti.Quelle
amministrazioni che, pur ponendo un contributo critico, si sono spese in questi
mesi per ottenere risultati per il proprio territorio, hanno trovato nella
Regione, nei parlamentari e nel PD della Liguria e di Genova un sostegno
importante. A Novi Ligure ad esempio sono state proposte significative
modifiche di tracciato utili ad evitare dannosi impatti sul territorio e per
ottenere elementi vantaggiosi allo sviluppo dell’economia locale. Le procedure
cautelative da attuare per tutelare la salute dei cittadini sono la
stella polare che guida l’azione del Partito Democratico e siamo certi che il
Ministro Orlando sia impegnato nel rispetto di ognuna delle norme previste e sia
disponibile alla interlocuzione con i rappresentati locali.
Siamo forti di queste certezze e consapevoli che il Terzo Valico dei Giovi
è opera infrastrutturale di straordinaria importanza per i nostri territori e
decisiva per lo sviluppo del nostro Paese; non dobbiamo quindi perdere un
minuto per l’inizio dei lavori. Disponibili sempre a collaborare con voi per
migliorare le condizioni ambientali dei cantieri e dell’opera e a batterci per
coinvolgere sempre di più le istituzioni locali nel monitoraggio costante
di questa fondamentale opera e, come sapete, nel recente passato attraverso i
nostri parlamentari abbiamo proposto l’istituzione di un Osservatorio
Tecnico Ambientale. Siamo certi che il lavoro e il percorso che abbiamo
condiviso insieme non possa prevedere da parte di nessuno di noi l’ipotesi di
bloccare l’avvio dei cantieri in assenza di fatti nuovi”.
…
6) Origine Comitato “Possibile”
di Alessandria
Ancora
corruzione nell'ambito del Terzo Valico. Sospendere i lavori subito!
La magistratura torna ad occuparsi di terzo
valico. È infatti di oggi la notizia di serie di arresti ordinati dal gip di
Roma nell'ambito di un'inchiesta (partita dalla scoperta di un sistema di
riciclaggio a stampo mafioso) su diverse grandi opere del nostro Paese. Tra gli arrestati figurano il Presidente e
il Vice di Cociv, società concessionaria dell'opera. Il gip nella propria
ordinanza accerta la presenza di un fitto sistema corruttivo volto a favorire
alcune società a discapito di altre nelle gare di appalto. Non solo. Il gip
afferma che in "alcune strutture il cemento sembra colla". A fronte
di tali gravi notizie (a prescindere da ogni dibattito sull'utilità della
tratta di alta velocità), chiediamo la sospensione immediata di tutti i lavori al fine
di verificare la regolarità di tutte le gare di appalto in essere per la
realizzazione dell'opera e di affidare a un soggetto terzo, e senza alcun
interesse alla realizzazione dell'opera stessa, la verifica circa la qualità e
la stabilità delle strutture sinora realizzate.
…
7) Origine SEL – Alessandria
“Quali opportunità generate dal Terzo
valico possiamo cogliere per migliorare l’economia, l’ambiente e il turismo dei
nostri luoghi?”; “60 milioni di opportunità per lo sviluppo del territorio”.
Queste le domande a cui 300 cittadini
risponderanno in un'assemblea organizzata dalla Commissaria Straordinaria per
la “grande” opera “Terzo Valico dei Giovi”, sabato 29 ottobre ad Alessandria.
E'
evidente l'intenzione di dare una parvenza di decisione partecipata alla
ripartizione delle risorse pubbliche – poca cosa rispetto ai diversi miliardi
che costerà l’opera – piccola ricompensa che il governo nella persona del
ministro Delrio ha offerto ai comuni interessati dai lavori. Che scatenerà, si
può prevedere, una guerra fra poveri come nel caso della mancata intesa per la
collocazione dei 15 lavoratori “in esubero” della Cementir di Arquata.
I trecento cittadini, come gli Spartani
delle Termopili guidati dalla commissaria Romano nelle vesti, o meglio
nell’armatura di Leonida, si disputeranno questa volta fra loro e non contro i
Persiani per dividersi il bottino. La scelta
dei trecento non è molto chiara: parteciperanno gli iscritti in ordine
cronologico o verranno scelti per appartenenza politica o altro? Ma non è
questo il punto. Il reale scandalo dell’evento è che mai si è voluto accettare
un confronto, una discussione, sulla “madre” di tutte le domande (la domanda
delle cento pistole, avrebbe detto il mitico Paternostro): «L’opera si
giustifica da un punto di vista tecnico-economico?».
Mai
il governo - rappresentato dagli Incalza, dai Clini - tutti ampiamente super
inquisiti per ignobili crimini ai danni dello Stato, l'ambiente e la comunità,
ha voluto accettare tale confronto. Non aveva e non ha argomenti per
confutare le tesi esposte e dimostrate dalla comunità scientifica indipendente
sull'inutilità e grave danno ambientale dell’opera. Inutilità conclamata e
dimostrata già negli anni '90 e drammaticamente vera dopo la crisi del 2007 che
ha portato a diversa scala di priorità nella spesa pubblica e a diverso flusso
logistico e quantitativo delle merci.
Da sempre ci siamo battuti contro
l'inutile opera proponendo in alternativa di investire, creando più opportunità
di lavoro soprattutto locale: nella difesa del sistema sanitario pubblico
fortemente stressato e minacciato dalla carenza di personale e di adeguati
investimenti; nel contrasto al dissesto idrogeologico, per rendere sicuri ed
efficienti gli edifici pubblici e finanziando i privati per lo stesso scopo.
Esempi pratici per Alessandria: interventi sulle scuole che hanno strutture di
amianto o non rispondono ai vigenti criteri di sicurezza, sui Rii che esondando
rendendo la qualità della vita precaria a Spinetta, San Michele, Casalbagliano,
Osterietta, sulle casse di laminazione a monte del Tanaro che ancora mancano
per l’effettiva messa in sicurezza del nodo idraulico di Alessandria, etc.
In conclusione ricordiamo altri trecento
passati alla storia oltre a quelli delle Termopili: i trecento sventurati che
guidati da Pisacane, appena sbarcati a Sapri, furono massacrati dalla
popolazione locale inferocita. I
trecento dell'evento di sabato prossimo non faranno, fortunatamente, la stessa
fine; potrebbero però essere ricordati dalle popolazioni locali per aver
contribuito, in cambio di 60 milioni, allo scempio che la costruzione del Terzo
Valico produrrà nelle valli appenniniche e nelle pianure dove verrà trasportato
l'inquinato materiale di scavo. E che costerà ai cittadini italiani ben più di
60.000 milioni.
…
8)
Origine:
COCIV (giustificazioni)
26 ottobre 2016 -
Alla luce degli eventi odierni, riportati dalla stampa nazionale, il COCIV
(contraente generale delle opere del Terzo Valico dei Giovi - Tratta AV/AC
Milano - Genova), preso atto dell’attività degli inquirenti, sottolinea di
essere in questa vicenda parte lesa, e precisa che, in ogni caso, non
sussistono oneri aggiuntivi a carico dello Stato così come nessuna differente
qualità delle opere il cui controllo è in capo al committente pubblico
attraverso l’organo di alta vigilanza.
In tutte le ipotesi in corso di
verifica, si tratta infatti di procedure di scelta interna al Consorzio di
subappaltatori e subaffidatari, il cui eventuale maggior costo ricade
esclusivamente sul contraente generale, trattandosi per il pubblico committente
di opera a prezzo fisso ed invariabile.
Eventuali interferenze in corso di
accertamento investigativo possono riguardare solo iniziative infedeli di
funzionari venuti meno al dovere di lealtà verso l’azienda e soprattutto in
violazione delle regole di trasparenza e di controllo predisposte allo scopo,
inclusa l’adozione di gare telematiche e procedure anticorruzione.
Il Consorzio adotterà ogni opportuno
provvedimento per garantire l’operatività del progetto confidando in una veloce
conclusione della vicenda giudiziaria in corso e dichiarando fin d’ora la più
ampia collaborazione, sia alla magistratura inquirente che all’Autorità
Anticorruzione.
Eventuali responsabilità che dovessero
emergere a carico di singoli saranno perseguite in tutte le sedi opportune.
…
9) Origine
“Genova.24.it” (a firma Katia Bonchi)
Genova. “Senti
io conosco due mie amiche brasiliane, le faccio andare direttamente in
albergo.. ti piacciono le brasiliane?” “No mi fanno schifo”. E’ una
delle conversazioni intercettate tra l’imprenditore Marciano Ricci,
amministratore della Europea 92, e Giulio Frulloni, coordinatore costruzioni
del Cociv. L’offerta, a cui Frulloni risponde di fatto che preferisce le donne
‘bianche’, viene seguita da altre telefonate in cui racconta ‘Io e Ricci
andiamo a figa’ subito dopo fra l’altro un sopralluogo al cantiere di Cravasco.
Le escort, insieme ad altri omaggi,
hanno lo scopo di facilitare l’affidamento da parte del Cociv ad
Europea 92 insieme a Cipa (quest’ultimo sta realizzando le gallerie Borzoli
Erzelli e i lavori per il ponte del Chiaravagna) della realizzazione della
galleria Vecchie Fornacima viene come altre decine di episodi puntualmente
registrato dagli uomini del Gico della Guardia di Finanza coordinati dal
colonnello Maurizio Cintura
In cambio – scrive il gip di Genova
Cinzia Perroni nelle oltre 600 pagine di ordinanza di custodia cautelare – il
presidente del Cociv Longo, il direttore generale Pagani e lo stesso Frulloni
fornivano agli imprenditori di Europea 92 e Cipa informazioni sul progetto per
consentire loro di avvantaggiarsi sugli altri partecipanti alla gara. Fra
l’altro Frulloni viene intercettato mentre contatta altre due aziende che
volevano partecipare alla gara per dissuaderle e il direttore Pagani, secondo
l’accusa avrebbe eliminato dai requisiti previsti dal bando di cui uno di cui
le ditte che avrebbero dovuto aggiudicarselo non erano in possesso.
Ma c’è un’intercettazione che più di altre
dà il quadro amaro dell’ampio quadro di corruzione che ruota intorno alla
realizzazione del terzo valico ferroviario. La moglie dell’ex direttore dei lavori
del Cociv Giampiero De Michelis (anche lui arrestato su mandato del gip di Roma
insieme all’imprenditore suo socio Domenico Gallo) intercettata in macchina lo
scorso novembre mentre parla con il marito dice: “Se dovessero acchiappare per
primo a Ettore Pagani, a figurati, lui dopo due secondi ha già parlato… anche
perché a lui che gli danno? Le briciole. Il grosso se lo tiene tutto Longo,
no?.
La donna viene corretta dal marito che
spiega: “No si dividono là, devono dividere tutto… perché quelli si
devono parare il culo fra di loro quindi ognuno vuole la sua parte”. La
donna prosegue: “Frulloni ha pigliato tanti soldi” e il marito conferma:
“Ognuno ha pigliato la parte sua”.
Sul lotto della centinatura della galleria
di Cravasco, oltre al documentato passaggio di mazzette dall’imprenditore
Petrellese al responsabile degli affidamenti del Cociv Maurizio Dionisi c’è
un’intercettazione che non potrebbe essere più chiara, che avviene tra i due
subito dopo la certezza che l’appalto è stato assegnato alla Giugliano
Costruzioni metalliche (per cui Petrellese lavora): “Poi ci vediamo no?
Perché c’ho un po’ bisogno” dice Dionisi a Petrellese che risponde “E’ lo
so, c’hai bisogno pure tu, sei sempre in fischio…”. La mazzetta, come si vede
dal “10 fatto con le dita dall’imprenditore al momento della consegna della
busta, è di 10 mila euro.
Gli imprenditori coinvolti oltre a fare
favori ai dirigenti del Cociv con regali, prostitute e in qualche caso mazzette
documentate, ottenevano gli appalti offrendo un prezzo più basso dei
concorrenti, ma lo ‘sconto’ che facevano al general contractor del terzo
valico, veniva recuperato con appalti/contratti aggiuntivi.
…
10) Origine : Comunicato “Europa 92”. Una smentita
Genova. “Europea
92” al fine di ripristinare la verità sostanziale dei fatti si dichiara
totalmente estranea ad ogni ipotesi di corruzione e turbativa d’asta”. E’
quanto afferma in una nota l’amministratore delegato della società, Alessandro
Santini, in merito all’inchiesta di Genova sulle Grandi opere.
“Infatti Europea 92 – aggiunge -,
contrariamente a quanto riferito da organi di informazione, non è stata mai
aggiudicataria dei lavori denominati Vecchie Fornaci.
L’aggiudicazione dei lavori poteva avvenire non attraverso la partecipazione ad
una gara ad evidenza pubblica, bensì solo rispondendo ad una richiesta di offerta
inviata dal Cociv, offerta poi non accettata e formalmente rifiutata dal Cociv
stesso”.
“Tanto è – conclude l’ad dell’azienda –
che lo stesso giudice per le indagini preliminari non ha accolto la richiesta
dei pubblici ministeri di Genova in relazione alle ipotesi di corruzione per i
lavori predetti”.
…
11) Origine “Genova.24.it”. Atteggiamenti intimitatori e mafiosi
Genova. “C’è troppa
Salerno Reggio, non per fare il nordico ma c’è troppa Salerno Reggio, è
diventato un consorzio a gestione meridionale, così non va bene. troppi
calabresi!”. A parlare è Andrea Ottolin, responsabile del Cociv per il lotto
Serravalle, uno dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautela emessa dal
gip di Genova per turbativa d’asta relativa agli appalti del terzo valico.
Ottolin ce l’ha in particolare con Gianpiero De Michelis, all’epoca
direttore dei lavori del Cociv, che sta facendo pressioni affinché un
subappalto per la fornitura di inerti sia passato dall’azienda Allara alla
Breakout di Giandomenico Gallo, imprenditore calabrese come lo stesso De
Michelis. “De Michelis sta rompendo le palle – prosegue Ottolin – perché c’ha
altre mire, Sponsorizza l’amico suo di là, quello che arriva dal ponte, che
tutti stanno con le antenne drizzate”.
Per convincere
gli imprenditori ad acquistare i materiali inerti dalle proprie società,
Domenico Gallo, imprenditore ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta genovese
sulle grandi opere, avrebbe usato metodi di intimidazione mafiosa. Lo scrive il
gip Cinzia Perroni nella sua ordinanza parlando di circostanze che “destano
allarme in quanto Gallo risulta avere contatti con soggetti legati alla
criminalità organizzata”. Avrebbe partecipato alla cresima della figlia di
Domenico Borrello, affiliato alla `ndrina Barbaru U Castanu di Plati´.
Un imprenditore, Giuseppe Balbo confida ad alcuni dirigenti Cociv
il sabotaggio di alcuni mezzi della società Allara e i pedinamenti fatti ai
camion della stessa società da parte diun furgone che sarebbe riconducibile a
Domenico Gallo: “Questo furgone che girava dietro sono i calabresi di Chivasso
collegati a quello, quel delinquente”.
…
12) Origine : “Genova.24.it”
Ancora mazzette, facilitazioni e pressioni
Genova. C’è anche la consegna di una bustarella da parte
di un imprenditore al ex direttore dei lavori del Cociv Pietro Marcheselli e al
responsabile degli appalti Maurizio Dionisi tra gli episodi che questa mattina
hanno portato a 14 ordinanze di custodia cautelare, molte delle quali
indirizzate a funzionari del Cociv accusati a vario titolo di concussione,
corruzione e turbativa d’asta. Il passaggio della tangente, da 10 mila euro, è
stata documentato dagli dagli investigatori della Guardia di Finanza
all’interno di alcuni uffici del Consorzio Cociv.
Le immagini delle telecamere nascoste posizionate dagli uomini
della Guardia di Finanza riprendono infatti in un primo momento un soggetto che
oscura l’ufficio abbassando le tapparella; successivamente si vede una seconda
persona che consegna la ‘bustarella’. I due parlano per qualche minuto
dopodiché, secondo gli investigatori, il secondo soggetto si allontana e il
primo conta il denaro contenuto all’interno della busta.
“Missione compiuta” dice l’imprenditore dopo aver corrotto
Marcheselli e Dionisi.
La tangente riguarda l’appalto per la galleria finestra di
Cravasco, un appalto da un milione e 700 mila euro per la centinatura della
galleria assegnato all’impresa Giuliano Costruzioni metalliche. Secondo quanto
trapela la galleria in questione potrebbe anche presentati problemi di
stabilità. Non sarebbe stata costruire nel modo migliore. La procura farà nuovi
accertamenti anche se al momento la galleria non è stata posta sotto sequestro.
Un secondo episodio contestato riguarda il cosiddetto “lotto
Libarna” bandito con una gara internazionale con base d’asta da oltre 67
milioni di euro e assegnato al massimo ribasso alla ditta Oberosler di Trento.
L’accusa in questo caso è quella di collusione per i suggerimenti dati dai
funzionari del Cociv all’azienda per correggere le ‘anomalie’ di queste
offerte. Un altro episodio riguarda il Lotto Serravalle, da 189 milioni,
assegnato alla Grandi Lavori Fincosit.
L’accusa a diversi funzionari del Cociv è quella di aver
contattato le altre imprese per assicurarsi che non presentassero offerte.
Un quarto episodio riguarda la galleria Vecchie Fornaci dove prima
dell’indizione della gara sono state date indicazioni alle aziende interessate
all’all’appalto. In questo caso il pagamento all’azienda, che poi per altre
ragioni, non è stato comunque assegnato, sarebbe stato pagato tramite escort.
Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza
coordinate dai sostituti procuratori Francesco Cardona Albini e Paola Calleri.
Delle 14 ordinanze di custodia cautelare quelle emesse dal gip di Genova hanno
portato gli indagati ai domiciliari, gli altri sono ai domiciliari.
Gli indagati sono l’ex direttore dei lavori Paolo Marcheselli, il
responsabile degli appalti Maurizio Dionisi, l’attuale presidente di Cociv
Michele Longo, il suo vice Ettore Pagani, i funzionari del Cociv Andrea
Ottolin, Giuliano Lorenzi, Giulio Frulloni, Angelo Pelliccia, oltre agli
imprenditori Antonio Parri, Petrellese Giuseppe, Marciano Ricci, Giovanni
Giugliano, Antonio Giugliano, Puma Giuliano.
Il gip Cinzia Perroni nella sua ordinanza scrive che sono state
riscontrate circostanze che “destano allarme in quanto Domenico Gallo –
imprenditore ai domiciliari – risulta avere contatti con soggetti legati alla
criminalità organizzata”. Avrebbe partecipato alla cresima della figlia di
Domenico Borrello, affiliato alla ‘ndrina Barbaru U Castanu di Platì.
Dalle indagini “è emerso – scrive ancora il gip – un sistema
alquanto spregiudicato e disinvolto adottato dai dirigenti del Cociv
nell’affidamento dei lavori pubblici relativi all’imponente opera di interesse
nazionale”.
…
13)
Origine: "Genova.24.it". Dichiarazione del “Governatore
della regione Liguria” Toti
Genova. “C’è bisogno che la giustizia vada fino in fondo
con grande serietà, efficacia, efficienza e soprattutto rapidità. C’è bisogno
anche di non cumulare al danno che la collettività e lo Stato hanno già avuto
degli eventuali reati commessi, alla beffa di un’opera che rallenta o
addirittura si ferma”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria, Giovanni
Toti, all’agenzia di stampa Dire, in merito all’inchiesta “Arka di Noè” che
questa mattina ha portato all’esecuzione di 14 misure cautelari per presunte
irregolarità nella concessione degli appalti per la realizzazione di 5 lotti
del Terzo Valico ferroviario.
“Il nostro
primo interesse – ribadisce il governatore – è che il cantiere continui come
sta continuando il lavoro in queste ore. Per quanto ci è dato sapere, non ci
sono provvedimenti dell’autorità giudiziaria che riguardino il blocco del
cantiere né il sequestro parziale dello stesso. Ora il consorzio Cociv deve
mettersi nella condizione al più presto, e ritengo possa farlo, di garantire la
governance e l’operatività dello stesso per continuare le opere”.
Per quanto
riguarda la richiesta di un commissario straordinario sul Terzo Valico emersa
nelle ultime ore, Toti ritiene che “il tema competa ad Anac, di cui ci mettiamo
a completa disposizione per qualsiasi interlocuzione ove questa servisse”. Il
governatore, infine, annuncia di aver già “avviato l’interlocuzione sia con
Covic che con il ministro Delrio che ovviamente condivide la valutazione che
l’opera debba essere salvaguardata e la giustizia debba essere salvaguardata al
tempo stesso”.
…
end