Dietro la notizia
"Exeunt" o fine dell’Europa?
Bruno Soro
“Questa Europa non è democratica, è
dogmatica. Non so chi sia l’architetto, ma so per certo che un cittadino
ordinario che legge i giornali non ha nessuna idea chiara né su che cosa è
stato fatto né su chi l’ha fatto. È tutto impenetrabile. Una brutta
organizzazione, veramente molto brutta.”
Karl Popper, Questa Europa sbagliata, La Stampa,
martedì 6 ottobre 1992
...
Nelle opere
teatrali la locuzione latina Exeunt
sta ad indicare, secondo il Dizionario Italiano Sabatini Coletti, “l’uscita
dalla scena di uno o più personaggi, corrispondente perlopiù alla fine di un
atto”. Non so se questa fosse l’esatta accezione che Roberto Caporale aveva in mente quando ha
scelto per il suo documentatissimo libro il titolo di Exeunt. La Brexit e la fine dell’Europa, edito da Rubbettino. Trattasi
in ogni caso di un libro assai interessante, uscito nel febbraio scorso quando
ancora il Premier Britannico Theresa May non aveva avanzato l’azzardo delle
elezioni anticipate, elezioni il cui esito, contrariamente alle intenzioni di
chi le ha promosse, ha indebolito il suo Governo e reso più difficile il
cammino dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Una cosa è
tuttavia certa: che l’analogo azzardo del suo predecessore Cameron, con
l’indizione del referendum sulla Brexit,
voluto con l’intento di rafforzare la sua leadership e sperando in una vittoria
del Remain, ha provocato la sua uscita
di scena ed ha fatto calare il sipario sull’atto della permanenza del suo Paese
nell’Unione Europea. Con ciò, che l’uscita della Gran Bretagna preluda alla
fine dell’Europa o al declino dell’economia inglese resta una questione aperta.
Propongo una
lettura del libro di Caporale iniziando dal capitolo finale, Ritorno al futuro, dedicato a ciò che
l’autore ritiene sarebbe necessario per scongiurare la fine dell’Europa. Tre sono i punti cardine della strategia che
egli propone: 1) attuare un maggior controllo della conformità al principio di
sussidiarietà della nuova normativa europea; 2) ristabilire un
bilanciamento dei poteri tra le varie istituzioni europee; 3) procedere ad una
sistematica revisione dell'acquis comunitario.
Se, come scrive il professor Paolo Savona nella Prefazione al libro, “Quella di
Caporale è un’analisi incalzante che non espelle il desiderio che l’Unione
Europea possa progredire”, va detto fin da subito che l’autore dà sfoggio di
una non comune conoscenza dei complessi meccanismi tecnico-giuridici che
caratterizzano l’Unione Europea, una costruzione “tecnocratica” e con vistosi
deficit di “democrazia”, limiti peraltro a suo tempo già evidenziati dal
filosofo della scienza Karl Popper (1902-1994) e dall’economista Nicholas
Kaldor (1908-1986). In estrema sintesi, e a conclusione della sua
analisi, Caporale sostiene che “per poter andare avanti nel progetto comune,
bisognerà necessariamente che l’Unione retroceda da molte delle aree di azione
collettiva in cui ha surrogato gli Stati nazionali, e restituisca loro la
possibilità di ottimizzare i limiti e le modalità della loro cooperazione” (p.
165). In poche parole e per quanto declinabile con modalità differenti, per
contrastare la fine dell’Europa
occorre passare, in tempi possibilmente rapidi, a realizzare “un nuovo modello
di Unione sulla base dei principi del federalismo competitivo” (p. 19).
I primi due
capitoli del libro sono invece dedicati, rispettivamente, all’uscita, alle
conseguenze e alle tattiche negoziali dell’uscita della Gran Bretagna
dall’Unione Europea e agli scenari post-Brexit
con un approccio improntato alla teoria della complessità: “La vittoria del leave nel referendum britannico – scrive
infatti Caporale – ha avuto e avrà conseguenze economiche e politiche enormi.
Tracciare un confine tra i due ambiti è un esercizio notoriamente sterile: ogni
fatto economico è un fatto politico, ogni decisione politica ha un impatto
economico; a eventi economici che discendono da scelte politiche rispondono
fenomeni politici generati da dinamiche economiche” (p. 17). Da tempo vado
sostenendo che il sistema sociale,
del quale il sistema economico e quello politico sono due sub-sistemi tra di
loro strettamente interconnessi, appartiene alla categoria dei sistemi
complessi, di quei sistemi cioè che sono caratterizzati da proprietà, come la
presenza di regolarità persistenti e osservabili solo a livello di sistema, e nei
quali il comportamento degli individui dà luogo all’insorgenza di fenomeni di
auto-organizzazione, che fanno sì che non solo siano assai difficili da analizzare,
ma che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, è impossibile
prevederne l’evoluzione.
In merito alla trattativa
in corso sulla Brexit, analizzata in
dettaglio con approfondimenti sia di carattere economico che
giuridico-istituzionale, secondo Caporale “sarà molto complessa perché il suo
obiettivo consiste nel raggiungimento simultaneo di tre differenti accordi: uno
riguardante il passato, cioè relativo propriamente all’uscita dall’Unione
europea e alla definizione degli strumenti giuridici ed economici finalizzati
alla tutela dei diritti acquisiti; un secondo concernente la gestione della
transizione e l’estensione dei tempi negoziali e, infine, l’accordo che
definisce il futuro rapporto tra Regno Unito e Unione europea” (p. 22). Senza
ombra di dubbio, e analogamente a quanto accaduto con l’introduzione dell’euro,
la trattativa da parte dell’Unione europea non potrà non avvenire avendo in
mente “lo scopo di disincentivare future defezioni di altri Stati membri”, ed
il rischio, per quanto attiene la revisione dei rapporti tra Stati e Unione,
che tale trattativa possa compromettere l’attuale modello di Europa.
Quanto agli
scenari post-Brexit, Caporale
sottolinea alcune possibili alternative nella configurazione dei rapporti tra
Gran Bretagna e Unione europea, tra le quali, al fine di salvaguardare la
libera circolazione delle merci, dei capitali e delle persone, spicca la
possibilità che il paese entri a far parte dello Spazio Economico Europeo (European Economic Area EEA), un regime al
quale sottostanno attualmente l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia, che avrebbe
lo svantaggio di fare della Gran Bretagna una sorta di “membro dell’Unione
Euopea di serie B”. Ciò in quanto si ritroverebbe a dover sottostare all’acquis comunitario senza poter in alcun
modo influire “nella fase elaborativa e decisionale della legislazione sul
Mercato unico”. Si tratterebbe pertanto di una situazione più sfavorevole
rispetto a quella di prima della Brexit.
L’analisi di Caporale
non mi convince laddove, nella valutazione dei vantaggi e degli svantaggi del
rimanere da soli (il Britain alone), fa
esclusivo affidamento su uno strumento di analisi quantitativa (il modello
econometrico Computable General
Equilibrium) basato sul “sistema dei prezzi” e sulla “competitività di
prezzo”. Da tempo, infatti, gli studi sulla crescita vincolata dal commercio
con l’estero, che trovano nel professor Anthony Philip Thirlwall, economista
dell’università del Kent (UK) il suo massimo esponente, hanno posto al centro
dell’attenzione la rilevante importanza che, nell’interscambio commerciale tra
le economie avanzate, riveste la competitività basata sulla “qualità dei
prodotti”. Per una economia come quella britannica che “sin dai tempi
dell’impero coloniale è sempre stata caratterizzata da fondamentali
sbilanciati, da un deficit commerciale compensato con un surplus finanziario”
(p. 102), fare affidamento esclusivamente sui vantaggi derivanti della
competitività di prezzo, sulla quale si riflette la dinamica delle valute, può
rivelarsi, specialmente in un contesto economico globalizzato, un’opzione assai
discutibile.
Qualunque sia l’esito
della trattativa in corso sulla Brexit,
l’uscita di scena della seconda economia dell’Unione europea, subito dopo
quella tedesca, comporta senza ombra di dubbio la fine di un atto nella
rappresentazione teatrale dei sessant’anni del processo di unificazione europea.
Speriamo solo che nel prosieguo della rappresentazione ciò non preluda alla fine dell’Europa. Nel complesso Exeunt di Roberto Caporale è un libro colto,
ben documentato e di agevole lettura. La dimestichezza dell’autore con il
linguaggio tecnico-giuridico fa sì che possa trarne maggiore giovamento chi non
è completamente sprovvisto di nozioni di Diritto comunitario e, al tempo
stesso, dotato di una buona preparazione di Economia e di Politica economica.
Alessandria, 28
giugno 2017
Nel coacervo delle istituzioni europee, la
‘sintesi’ che appare sul sito della UE ne elenca ben quattordici, quelle alle
quali si riferisce la proposta di Caporale sulla necessità di un bilanciamento
di poteri sono, principalmente, la Commissione europea, l’organismo
politicamente indipendente, composto da un ‘collegio di commissari’, uno per
ciascun paese della UE, cui compete di redigere la normativa europea e di
vigilare sul rispetto della stessa e sull’attuazione delle politiche di
bilancio; il Consiglio europeo, composto dai capi di Stato o di Governo
dei Paesi membri, il presidente della Commissione europea, l’Alto
rappresentante per gli affari esteri e la politica della sicurezza, con il
compito di definire l’orientamento politico generale e le priorità dell’Unione
europea; il Consiglio dell’Unione europea, che attraverso la
partecipazione dei ministri di ciascun paese della UE competenti per la materia
in discissione, dà voce
ai governi dei paesi della UE, ne adotta gli atti normativi e coordina le
politiche; e al Parlamento europeo, l’organo legislativo della UE con
competenze di vigilanza e di bilancio, composto dai 751 deputati eletti al
Parlamento direttamente dai cittadini.
28/06/2017 23:53:23
09.03.2018
Bruno Soro
(…) «Le cose che a noi parvero tanto splendide
e giuste
sapranno
dimostrarcele, loro, insensate e fruste,
variando cose
identiche senza troppe fatiche,
come dicemmo in
altra guisa noi parole antiche».
Dalla poesia I nemici, di Costantino Kavafis
Poesie nascoste,
Mondadori Editore, Milano 1974
...
| |
08.02.2018
Bruno Soro
“Alcuni
hanno un grande sogno nella vita e mancano a quel sogno. Altri non hanno nella
vita nessun sogno, e mancano anche a quel sogno”
Fernando Pessoa, Il
poeta è un fingitore, Feltrinelli, Milano 1988
In un articolo pubblicato sulle pagine locali di La Stampa di
venerdì 2 febbraio
2018[1],
la giornalista...
|
16.12.2017
Bruno Soro
“La
paura o la stupidità sono sempre state alla base della maggior parte delle
azioni umane.”
Albert Einstein, dalla lettera a E.
Mulder, aprile 1954, Archivio Einstein 60-609, p. 140
Mentre stavo riflettendo sul giudizio espresso
da Umberto Eco sulla rete nella sua Lectio Magistralis, in occasione...
| |
09.12.2017
Bruno Soro
La guerra di
Trump1
“Detto
tra noisono solo un brigantenon un resono uno chevende
sogni alla gentefa promesseche mai potràmantenere”
E. Bennato,
Detto tra noi, Dall’Album
- Non farti cadere le braccia, 1973
Con
cinquantuno contro quarantanove voti il Senato degli Stati Uniti ha
fatto vincere al Presidente...
|
26.11.2017
Bruno Soro
“Il segreto dell’agitatore è di rendersi stupido quanto i suoi ascoltatori, in modo che questi credano di essere intelligenti come lui”.K. Kraus, Detti e contraddetti, Adelphi, Milano 1972Il signor Giuseppe Monticone, Presidente del comitato “Oltre il fango”, mi ha onorato della sua attenzione commentando...
| |
12.11.2017
Bruno Soro
“…l’umanità tende a essere un po’ credulona, e a bersi tutto quello che le
viene propinato. Un buon atteggiamento sarebbe invece chiedersi sempre se
l’informazione che stiamo ricevendo è vera o falsa, e in caso di dubbio andare
a verificare.
I primi a dover fare
questa informazione dovrebbero essere...
|
08.10.2017
Bruno Soro
“Il tempo è ciò di cui parliamo chiedendo «quando?».
Lo spazio è ciò di cui parliamo chiedendo «dove?».
Carlo Rovelli, L’ordine del tempo, Adelphi Edizioni, Milano 2017
Mi ero già appuntato il titolo di questo
scritto, ispiratomi dalla lettura del bestseller
del fisico Carlo Rovelli, quando...
| |
21.09.2017
Bruno Soro
“Nella prefazione alla sua grande
opera, (…) Moore – Keynes si riferisce qui al trattato del grande filosofo britannico
George Edward Moore Principia ethica –
esordisce dicendo che l’errore principale è «cercare di rispondere alle domande
senza prima capire qual è, di
preciso, la domanda cui si desidera...
|
31.08.2017
Bruno Soro
Non
mi serve una lapide, mase a
voi ne serve una per me
vorrei
che sopra stesse scritto:
Ha
fatto delle proposte. Noi
le
abbiamo accolte.
Una
simile scritta farebbe
onore a noi tutti.
Bertolt Brecth, Poesie. Einaudi, Torino
1992
È da stupidi dare
dello “stupido” ad uno stupido, così come è...
| |
21.08.2017
Bruno Soro
«Chi attribuisce alla crisi i suoi
fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai
problemi che alle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza.
L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare
soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci...
|
|
Segnali
Alessandro
Gassman e Marco Giallini sul grande schermo
...
|
Al Teatro Sociale tornano i tanto attesi appuntamenti del Sabato
Pomeriggio in Famiglia quest'anno una...
|
Segnaliamo un articolo comparso sulla rivista economiaepolitica.it in cui si sostiene
la tesi che le...
|
Segnaliamo un interessantissimo articolo di Rosa Canelli e Riccardo Realfonzo sulla crescente disuguaglianza...
|
Il Forum dei
Movimenti per la Terra e il Paesaggio annuncia che il Gruppo di Lavoro
Tecnico-Scientifico...
|
Segnaliamo un interessantissimo articolo del prof. Felice Roberto Pizzuti docente di
Politica Economica...
|
I MARCHESI DEL MONFERRATO NEL 2018
Si è appena concluso un anno particolarmente intenso di
attività,...
|
Stephen Jay Gould
Alessandro Ottaviani
Scienza
Ediesse 2012
Pag. 216 euro 12
New York, 10 settembre...
|
Segnaliamo un interessante articolo comparso sulla rivista
online economiaepolitica
http://www.economiaepolitica.it/lavoro-e-diritti/diritti/scuola-sanita-e-servizi-pubblici/servizio-sanitario-nazionale-a-prezzo-regionale-il-paradosso-del-ticket/...
|
Segnaliamo, come contributo alla discussione, un
interessante articolo comparso sul sito “Le Scienze.it”
Link:...
|
Il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” presenta il
suo nuovo progetto per il 2018: le celebrazioni...
|
Segnaliamo un interessante articolo comparso sulla rivista
online economiaepolitica
http://www.economiaepolitica.it/politiche-economiche/europa-e-mondo/la-ripresa-e-lo-spettro-dellausterita-competitiva/...
|
DA OGGI IN RETE 2500
SCHEDE SU LUOGHI, MONUMENTI E PERSONAGGI
A conclusione di un intenso lavoro, avviato...
|
Segnaliamo il libro di Agostino Spataro, collaboratore di Cittàfutura su un argomento sempre di estrema...
|
Memoria
Pietro Ingrao
Politica Ediesse 2017
Pag. 225 euro 15
Ha vissuto cent’anni Pietro Ingrao...
|
News dai media nazionali:
Ultime Notizie
|