Oggi (17 ottobre 2017) ha avuto luogo una seduta straordinaria del Consiglio Regionale in merito al riordino della residenzialità psichiatrica. È stat0 approvato un ordine del giorno della maggioranza, contenente le Linee di indirizzo sull’applicazione della DGR n. 29-3944 del 19 dicembre 2016 (“Revisione della residenzialità psichiatrica. Integrazioni a DGR 30-1517/2015”).

L’assenza di criteri certi, oggettivi e pienamente trasparenti per l’esercizio e per l’accreditamento delle strutture residenziali psichiatriche in Piemonte è stata all’origine della DRG n. 30 e poi dell’approvazione, da parte della Giunta, della DGR n. 29.  Tuttavia, rilevando numerose criticità, la IV Commissione ha condizionato il proprio parere favorevole alla proposta, chiedendo l’avvio di un percorso di monitoraggio sulla sua attuazione, per evitare possibili conseguenze negative in termini di qualità delle cure e di garanzia universale del diritto alla salute.

Non a caso, a gennaio il Tar Piemonte aveva nuovamente sospeso la delibera n. 29, accogliendo le motivazioni dei ricorrenti (associazioni e famiglie dei malati). E, anche se successivamente il ricorso è stato respinto, la maggioranza ha continuato a chiedere maggiore attenzione per le richieste delle famiglie, degli utenti e degli operatori. Precedentemente, SEL era stata l’unica forza di maggioranza ad aver dato un parere negativo in Commissione sulla DGR ritenendo inappropriata, per molte delle strutture classificate come gruppi appartamento e comunità alloggio, la rigida definizione di ‘struttura a bassa intensità assistenziale’, dal momento che queste strutture hanno inequivocabilmente anche un carattere terapeutico-riabilitativo per la tipologia di pazienti, i programmi di trattamento e la prevalenza del personale sanitario.

In particolare, la nuova classificazione delle strutture residenziali in tre tipologie, di cui soltanto due (le SRP1 e le SRP2 nei loro due livelli) hanno piena valenza sanitaria, relega la maggior parte degli attuali gruppi appartamento che ospitano malati cronicizzati nell’ambito socio assistenziale (le SRP3), in gran parte a carico delle famiglie (ed eventualmente degli enti locali) e con interventi terapeutici eseguiti non da personale interno alle strutture, ma rimessi al Centro di Salute Mentale del territorio di riferimento.

Con il nuovo ordine del giorno, votato e sostenuto da tutta la maggioranza, si è perciò vincolato il parere favorevole della Commissione alla Delibera alla definizione dei criteri ISEE da applicare all’area della salute mentale e, in merito alla compartecipazione alla spesa da parte degli assistiti delle strutture SRP3, alla revisione delle percentuali di compartecipazione tra il Fondo Sanitario e il cittadino, in modo da ridurre l’impatto economico sulle famiglie.

"Abbiamo voluto affermare alcuni principi e fissare dei punti chiari” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi: – “innanzitutto l’accreditamento delle strutture residenziali psichiatriche non può prescindere da una verifica di coerenza tra le istanze presentate e le necessità segnalate dalle Aziende Sanitarie: le buone pratiche sviluppate negli anni non devono essere penalizzate, ma valorizzate e diffuse. E poi, dobbiamo garantire nella prima fase di applicazione della delibera il mantenimento della spesa storica riconosciuta alla residenzialità e commisurarla ai bisogni dei pazienti, anche integrando la tariffa giornaliera con un extra budget, per garantire interventi terapeutici e di cura complessa, comunque a carico dalla sanità pubblica. L’avvio della discussione non ha messo a fuoco l’oggetto giusto e, anche se oggi su molti punti le distanze si sono accorciate, continuiamo a credere che la storia dei servizi psichiatrici in Piemonte vada salvata, che quel modello improntato alla residenzialità leggera sia da difendere, perché il sistema della residenzialità svolge un’irrinunciabile funzione riabilitativa e offre strumenti terapeutici essenziali, di cui i gruppi appartamento sono parte integrante. Vogliamo offrire agli utenti la possibilità di continuare a vivere in quel mondo. "