Ambiti Territoriali Caccia. Due pesi e due misure
Pubblichiamo con piacere la lettera in questione di cui condividiamo contenuti e motivazioni
...
Sig. Assessore alla Caccia – Regione
Piemonte
Caro Assessore, quando lo scorso anno fu
presentata la proposta di riequilibrare la rappresentatività dei componenti i
Comitati di Gestione degli ATC e dei CA (con la famosa clausola secondo la
quale “non possono essere designati per una categoria soggetti che esercitano
attività ricadenti in altre categorie”), nell’ambito delle Associazioni
ambientaliste si attvò un’ampia ed articolata discussione: per alcuni tale
apertura era ancora insufficiente, mentre per altri (tra cui la scrivente
Associazione) andava riconosciuto il coraggio e la validità dell’iniziativa.
Tuttavia l’applicazione della norma di cui
sopra si è da subito rivelata molto difficile. Infatti, alcune Associazioni
ambientaliste proposero un candidato per il Comitato di Gestione dell’ATC TO4
(Carmagnola-Poirino): tale segnalazione venne però dichiarata “inaccoglibile”
dalla Città Metropolitana di Torino (con lettera prot. n. 148380 MD del 20
dicembre 2016, a firma del dirigente del Servizio Tutela della Fauna e della
Flora dott. Mario Lupo), in quanto il nostro candidato rivestiva la carica di
Consigliere Comunale in uno dei Comuni compresi nel territorio dell’ATC
(Carignano).
Il rifiuto da parte della Città
Metropolitana si basava su un parere emesso il 2 dicembre 2016 dal Dirigente
del Settore Conservazione e Gestione della Fauna Selvatica dott. Paolo Balocco
(nota prot. 49836/A1702A, Classificazione 7.180.11/2016A, secondo il quale “il
divieto di cui sopra riguarda però solo ed esclusivamente l’ATC o il CA nel
quale si viene eletti e, in caso di accorpamento gestionale di più ATC/CA, il
divieto va valutato con riferimento ad entrambi gli ATC e i CA accorpati”.
Poiché tale definizione presenta notevoli
margini di incertezza, soprattutto se riferita al caso appena citato, avevamo
chiesto delucidazioni in merito con tre distinti messaggi Email (del 28
novembre 2016 – due messaggi distinti – e del 5 dicembre). Tuttavia tali
messaggi, inoltrati al soggetto che ci era parso il referente ufficiale
dell’Assessore per le questioni venatorie, e cioè il sig. Luciano Floriano, non
hanno mai ricevuto alcun cenno di riscontro.
Motivo per cui abbiamo deciso di
rinunciare a segnalare altri nostri candidati. Apprendiamo ora che nell’ambito
del Comitato di Gestione dello stesso ATC TO4 siede (tra l’altro in
rappresentanza delle Associazioni ambientaliste, in quanto proposto da Ekoclub.
Ma questa è un’altra questione...) tal Alessandro Bassignana, che ci risulta
essere Vicepresidente Regionale della Federazione Italiana della Caccia, nonché
componente del Coordinamento Regionale delle Associazioni Venatorie. A una
lettera di protesta inoltrata dalla LAC all’Assessorato, il già citato dott.
Balocco risponde affermando che: “in base alle disposizioni vigenti e alle
indicazioni fornite dal Settore scrivente alle Amministrazioni provinciali e
alla Città Metropolitana di Torino, la qualifica di vice-presidente di una
associazione venatoria non comporta ex se, l’impossibilità di essere designato
per un’altra categoria.”
La situazione ci pare paradossale: da un
lato si afferma che non è possibile esercitare attività ricadenti in altre
categorie e dall’altro si accetta che un responsabile regionale di
un’Associazione venatoria (la cui competenza quindi abbraccia anche i territori
compresi nell’ATC TO4) rappresenti gli ambientalisti nell’ATC medesimo.
Ci chiediamo veramente come si possa
ragionevolmente affermare che il citato sig. Bassignana non eserciti attività
ricadenti nella categoria dei cacciatori nel territorio compreso nell’ATC TO4!
Probabilmente non vi andrà a caccia, ma certamente svolge attività peculiari
della categoria dei cacciatori. Purtroppo, le gestione della vicenda conferma i
dubbi e la diffidenza con cui alcune Associazioni ambientaliste avevano accolto
l’apertura dell’Assessorato prevista dalla DGR 34- 3979 del 26 settembre 2016 e
mette in seria difficoltà quelle che invece avevano valutato positivamente le
mosse dell’Assessorato.
La vicenda dell’ATC TO4 dimostra, secondo
noi in modo inoppugnabile e, temiamo, preordinato, come in realtà, l’intenzione
di riequilibrare le rappresentatività nell’ambito dei Comitati di Gestione
degli ATC e dei CA non sia mai stata trasferita dal piano politico a quello
amministrativo-gestionale. Ringraziamo per l’attenzione di cui questa nostra
segnalazione sarà oggetto e porgiamo i nostri migliori saluti.
Pro Natura Piemonte (Il referente fauna)
Piero Belletti