Comune e attualità alessandrina
“Catafalchi”: inguardabili e inamovibili
Dario Fornaro
Catafalco denomina, in senso
proprio, la base di sostegno della bara,
esposta in chiesa o nella civile camera ardente. Normalmente minimale, ormai,
ma con importanti trascorsi di luttuosa, barocca scenografia. Di qui,
probabilmente, il senso figurato e popolare del termine catafalco per alludere
ad un oggetto, ad una “costruzione” ingombrante ed esteticamente inappropriata.
Ciò che spiega come alcuni alessandrini (complimenti!) abbiano battezzato per catafalchi i grandi e vermigli
tralicci pubblicitari collocati ai tre
ingressi principali della città. Piantati, incongruamente imposti all’incolpevole viandante, nelle due
rotatorie Tiziano e Forlanini e nelle immediate vicinanze del “rotondone” di
Marengo.
Alla pessima installazione
iniziale, ai primi manifestoni (3x6) per lo più dedicati ad “eventi comunali”,
ha fatto seguito un’occupazione sempre più saltuaria dei tabelloni onde gli
stessi hanno spesso offerto - e ovviamente offrono tutt’ora a iosa - la visione
di sollecitazioni largamente fuori tempo o, peggio, di stracci di vetusti
manifesti variamente pendenti o dilavati a terra a maggior gloria del supporto
rugginoso.
Il dato, a dir poco
sconcertante, in un contesto che ribolle costantemente di intenzioni e appelli
a rendere la città più decorosa, interessante e attrattiva – vedi turismo e
commerci – è che questa modesta, ma non insignificante, questione catafalchi
resti a lungo, a Palazzo Rosso, in sospeso sine die. Unica e anzianotta
eccezione il botta-e-risposta
intervenuto, sulle pagine del “Piccolo” (6 e 10 gennaio 2015), tra il
presidente Ascom, Luigi Boano, e il sindaco dell’epoca Rita Rossa. Riconoscendo
ampiamente le ragioni del primo, quanto agli “obbrobri “ nelle rotonde, il
sindaco si impegnava, sia pure con qualche cautela, a individuare
sollecitamente una soluzione di sgombero.
Bon. Sono giusto passati tre
anni da quello scambio di battute e la situazione resta tal quale. Salvo che la
vicenda tabelloni è vecchia almeno di un decennio se, come disse la Rossa al
giornale, si tratta di “un’eredità dell’ex-assessore Miraglia” (giunta Scagni –
ndr).
Sembra ormai chiaro che il
Comune sia in difficoltà (altrimenti la questione si sarebbe risolta, si
risolverebbe in una settimana) nel senso che i tralicci sono impiantati su
terreno pubblico ma appartengono probabilmente ad un terzo, forse garantito da
qualche rapporto-capestro che non permette al Comune di intervenire
direttamente, salvo contenzioso (o qualcosa del genere). Può succedere, nel
gran mare delle decisioni e dei provvedimenti amministrativi; ma perché
trincerarsi in un silenzio imbarazzato e contare che alla lunga la gente “ci
faccia il callo”?
E dire, tanto per citare a
caso, che il Comune in questi anni è riuscito a venire a capo del ben più drammatico
problema degli “ecomostri” nei Giardini pubblici: abbattendoli con discreta
fermezza.
Si vede che ogni “grana” ha
un suo destino: basta aspettarne l’esito per afferrarne l’eventuale, arcano
percorso.
Dario Fornaro
07/02/2018 20:55:07
20.03.2018
Dario Fornaro
Da non crederci. Vent’anni fa
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11.03.2018
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04.03.2018
Dario Fornaro
Verso la fine del settembre
scorso commentavamo – sotto il titolo “Calma piatta” - i primi mesi della nuova Giunta comunale. Il titolo alludeva ad una
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26.02.2018
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La recente inchiesta del giornale “Il Piccolo” di Alessandria pubblicata il 23 febbraio scorso circa le criticità del comparto ferroviario alessandrino è lodevole in quanto affronta un tema storicamente sottovalutato dalla classe dirigente, ma impone alcuni commenti e riflessioni.Nella pagina dedicata...
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20.02.2018
Dario Fornaro
Abusiamo del titolo lapidario
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20.02.2018
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07.02.2018
Dario Fornaro
Catafalco denomina, in senso
proprio, la base di sostegno della bara,
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ma con importanti trascorsi di luttuosa, barocca scenografia. Di qui,
probabilmente, il senso figurato e popolare del termine catafalco per alludere
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21.01.2018
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Il “secondo ponte” sulla Bormida riveste da tempo per l’alessandrino – città e ampi dintorni – caratteri di chiara necessità per la
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08.01.2018
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02.01.2018
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suo nuovo progetto per il 2018: le celebrazioni...
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