Il futuro del centro-sinistra
Il fascino indiscreto della politica senza qualità
Mauro Calise
Prima o poi, questo nodo verrà al pettine. Magari i Cinquestelle riusciranno a conservare – a questo turno - il serbatoio di consensi accumulato a dispetto della pattuglia improbabile di candidati presentati. Forse per qualche mese reggerà il clamoroso voltafaccia con cui Di Maio ha sconfessato otto anni di vaffa grillini mettendo sul - suo - vessillo un «si accomodi». Però colpisce la fretta con cui commentatori anche esperti e di vaglio sembrano essersi convinti che, in fondo, la conversione dei duri e puri all’italico motto del «Franza o Spagna purché se magna» segni l’inizio di una inesorabile – e augurabile – inclusione istituzionale. Il cui approdo sarebbe una loro incorporazione soft nel governo di una delle più grandi – e più esposte – democrazie occidentali. No. La Storia – con la S maiuscola che, a dispetto delle nostre miserie, esiste ancora – non ha mai fatto di questi sconti. Nemmeno – si parva licet – con la gloriosa rivoluzione sovietica, che si resse abbastanza bene fin tanto che la leadership – eccezionale – dei bolscevichi poté contare sull’appoggio convinto di un vasto ceto intellettuale e professionale. E naufragò rapidamente appena fu lasciata in balia dell’ideologia. Né era sprovvisto di un solido – solidissimo – retroterra borghese e grande-aziendale il populismo fascista che inaugurò, cento anni fa, l’ondata degli assalti antipolitici al cielo del potere. Figurarsi se basterà qualche tecnico improvvisato e l’uso spregiudicato delle fake news a fare entrare – e restare - i pentastellati nei salotti buoni e nelle stanze dei – pochi – ministeri dove si prendono le decisioni chiave. Perfino il Cavaliere – che certo non era un parvenu e ha governato per quindici anni grazie al suo know-how di imprenditore e la schiera di quadri aziendali e politici selezionati da un entourage di tutto rispetto – venne messo senza complimenti alla porta quando entrò in rotta di collisione col suo ministro plenipotenziario di economia, finanza e tesoro. Una lezione che ha imparato bene, a sentire i comizi con cui sta cercando di riprendere quota. No. La qualità conta ancora. E conterà sempre di più, per fare funzionare il nostro mondo – al tempo stesso - ipercomunicante e iperspecializzato. La fulminante risposta di Burioni al giornalista candidato grillino che lo sfidava al contraddittorio sui vaccini – «si prenda una laurea e un dottorato, e allora ne riparliamo» – segna lo spartiacque invalicabile tra la capacità di persuasione e quella di soluzione dei problemi. Ed è questa la linea che divide – nel medio e lungo periodo – il merito dall’incompetenza. Una linea che non riguarda solo il fossato tra le elite professionali e i campioni dell’uno vale uno. Ma dovrebbe essere applicata anche, con meno spocchia e più approfondimenti, a quel poco che rimane in campo del ceto professionale di partito. Una categoria che ha fondato la nostra democrazia e che è diventata lo zimbello e il capro espiatorio di qualunque giornalista à la page – o aspirante tale. Diamo per scontato il declino – talora il degrado – della specie, quasi in via di estinzione. Ma proprio per questo, servirebbe mettere in evidenza – positiva – i casi in cui ancora un candidato riesce a raccogliere in proprio il consenso sul territorio – non solo grazie a una sigla ma attraverso decenni di presenza amministrativa. Anche se il territorio è al Sud. Anzi, proprio se il territorio è il Sud. Evitando di crogiolarsi nell’equazione – francamente, un po’ razzista – che i voti al sud sono tutti clientelari. Magari adoperando come prova una battuta sulla frittura di pesce. No, non siamo alla vigilia del trionfo della politica senza qualità. Nelle aule di Montecitorio, sbarcheranno un po’ di imboscati. E i più cercheranno di mimetizzarsi. Ma la stoffa farà la differenza. Si è visto perfino sulla scena più leggerina di Sanremo. E’ bastato andarsi a ripescare cantanti capaci di cantare, incuranti dell’età e delle mode. E gli ascolti sono tornati alle stelle. Andrà così anche con il prossimo governo. All’inizio ci sarà molta confusione. Ma proprio per questo è importantissimo tenere alta la guardia – e la coscienza – sulla capacità di distinzione. Sapendo che dipende anche da noi che la qualità venga rapidamente a galla. (“Il Mattino”, 12 febbraio 2018)
13/02/2018 17:56:01
17.03.2018
Danilo Bruno
Ieri (il riferimento è al 14 marzo u.s.), a stare alle cronache di stampa, il
ministro allo sviluppo economico e neo-PD Calenda,che era presente a Bari
con Prodi a presentare il libro di Giovannini sull’utopia sostenibile, avrebbe
pronunciato, tra le altre cose, una importante affermazione: “ Serve un...
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14.03.2018
Mauro Fornaro
Qualche riflessione, più
di carattere psicologico che non politologico, sul crollo del PD da parte di un
“vecchio” simpatizzante. Classe dirigente e molti militanti del PD sembrano al
momento essersi arroccati sulla difensiva, sia a seguito degli attacchi
insistenti e insolenti della Lega e del M5S nel...
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13.03.2018
Mauro Calise (*)
Inutile, per il momento, affacciarsi sul crogiuolo
della crisi in corso. Troppe incognite ancora da sciogliere. E, soprattutto,
troppe spavaldissime mosse tattiche che dovranno cedere il passo a più miti consigli
– e consiglieri – strategici. Ma, quale che sarà la soluzione che alla fine
prevarrà,...
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12.03.2018
Egidio Zacheo
C'è smarrimento nel Partito Democratico e
a sinistra. La loro sconfitta è stata bruciante . Ma mentre quella del PD da
molti - diciamolo- era stata prevista da tempo, anche se non nelle proporzioni
verificatesi, una sorpresa generale ha destato quella di " Liberi e
Uguali". Vi è stata una polarizzazione...
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12.03.2018
Goffredo Bettini
"Articolo
proposto dal Cives Pier Luigi Cavalchini"
Abbiamo subito una sconfitta storica. Infatti, se ragioniamo
su un arco temporale ampio, balza agli occhi il rovesciamento di una anomalia
italiana. Negli anni '70 l'anomalia
consisteva nella forza elettorale di una sinistra comunista e socialista...
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10.03.2018
Franco Livorsi
Nel
mio articolo del 28 febbraio ultimo scorso, “L’Italia congelata” - scritto pochi giorni prima delle elezioni
politiche - motivando il mio voto a favore del PD - di cui ero e sono
totalmente convinto - esprimevo tutta la mia preoccupazione per la tenuta della
democrazia liberale e rappresentativa...
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09.03.2018
Filippo Boatti
La disfatta, questa volta finale, della sinistra era
purtroppo prevedibile e inevitabile, inevitabile perché la sinistra non ha
saputo né voluto reagire alla gabbia che le impedisce di sussistere. Certo si
può chiamare in causa una “questione morale” interna alla sinistra. E’ un fatto
vero, il mancato...
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08.03.2018
Alfio Brina
I
vari politologi fanno risalire al comportamento un po’ guascone di Matteo
Renzi, le cause della sconfitta elettorale di questo 4 marzo 2018. Un uomo solo
al comando attorniato da fedelissimi, sicuramente toscani e possibilmente
fiorentini, Poi il modo irriverente, per non dire sguaiato con cui è...
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07.03.2018
Carlo Clericetti (*)
Il seguente articolo comparso sul blog di "repubblica.it" curato da Carlo Clericetti è segnalato (e proposto alla lettura) dal civis Filippo Boatti....Due indagini del dopo-elezioni confermano quello che
chiunque abbia osservato con un po’ di attenzione quello che accade aveva già
capito, e che conferma...
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07.03.2018
Giuseppe Rinaldi
1. Dopo tanto impegno e
tanti sacrifici, il risultato tanto sperato finalmente è arrivato. Finalmente abbiamo perso.[1] E non poteva che
essere così. Siccome siamo stati particolarmente in gamba, abbiamo perso anche
in maniera pesantissima, inequivocabile, con cifre oltre ogni previsione. Da
capogiro....
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Alessandro
Gassman e Marco Giallini sul grande schermo
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Al Teatro Sociale tornano i tanto attesi appuntamenti del Sabato
Pomeriggio in Famiglia quest'anno una...
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Segnaliamo un articolo comparso sulla rivista economiaepolitica.it in cui si sostiene
la tesi che le...
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Segnaliamo un interessantissimo articolo di Rosa Canelli e Riccardo Realfonzo sulla crescente disuguaglianza...
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Il Forum dei
Movimenti per la Terra e il Paesaggio annuncia che il Gruppo di Lavoro
Tecnico-Scientifico...
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Segnaliamo un interessantissimo articolo del prof. Felice Roberto Pizzuti docente di
Politica Economica...
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I MARCHESI DEL MONFERRATO NEL 2018
Si è appena concluso un anno particolarmente intenso di
attività,...
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Stephen Jay Gould
Alessandro Ottaviani
Scienza
Ediesse 2012
Pag. 216 euro 12
New York, 10 settembre...
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Segnaliamo un interessante articolo comparso sulla rivista
online economiaepolitica
http://www.economiaepolitica.it/lavoro-e-diritti/diritti/scuola-sanita-e-servizi-pubblici/servizio-sanitario-nazionale-a-prezzo-regionale-il-paradosso-del-ticket/...
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Segnaliamo, come contributo alla discussione, un
interessante articolo comparso sul sito “Le Scienze.it”
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Il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” presenta il
suo nuovo progetto per il 2018: le celebrazioni...
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Segnaliamo un interessante articolo comparso sulla rivista
online economiaepolitica
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A conclusione di un intenso lavoro, avviato...
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Pietro Ingrao
Politica Ediesse 2017
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Ha vissuto cent’anni Pietro Ingrao...
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