Elezioni e referendum
Campagna elettorale: il lupo e l’agnello
Nicola Parodi
I giornali di questi giorni continuano a informarci di "cyber campagne di influenza per condizionare
il voto”[1].
L’ex Vicepresidente USA Joe Biden ha recentemente affermato
che la Russia
ha tentato di influenzare il referendum sulle riforme costituzionali italiane[2].
Avendo ancora memoria di quanto successo in occasione del
referendum e, sebbene Putin non possa certamente essere scambiato per un
agnello, immediatamente mi sono tornate in mente le parole della favola di
Fedro “Superior stabat lupus, longeque
inferior agnus”.
Credo che nessuno abbia dimenticato gli interventi
dell’ambasciatore americano a favore del SI o il viaggio negli USA dell’allora
Presidente del Consiglio per incassare l’appoggio di Obama[3].
Forse che queste prese di posizione erano doverose ( servivano a salvare la
democrazia!), mentre invece Putin se ne stava, in silenzio, tutto intento con
mezzi demoniaci, a scardinare la democrazia, inducendo in tentazione milioni di
elettori italiani convincendoli a votare NO?
Se le affermazioni corrispondessero al vero ci troveremmo di
fronte ad avvenimenti che in realtà finiscono per farci rilevare la
dabbenaggine di noi elettori italiani e l’incapacità del “Nostro Stato” a
difendersi da ingerenze altrui. Se gli hacker russi sono più bravi dei nostri e
riescono a condizionare gli elettori italiani, cosa che evidentemente i nostri non
fanno, non perchè non lo sanno fare, ma perchè da noi si gioca pulito(!?), si
potrebbe consigliare ai segretari di partito italiani di non utilizzare come
consulenti ex-hacker italiani[4] ma di
assumere qualche ex-hacker russo per proteggere la nostra democrazia.
Purtroppo c’è chi prende (o finge di prenderle?) sul serio
queste notizie: "Le pesantissime e
circostanziate accuse lanciate dall'ex vicepresidente degli Usa Joe Biden
sull'ingerenza della Russia sulle elezioni italiane sono veramente inquietanti
e lasciano allibiti. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano dovrebbe
convocare immediatamente gli ambasciatori di Usa e Russia per avere chiarimenti
urgenti", scrive su Facebook il deputato dem Michele Anzaldi[5].
In un paese serio di fronte a certe affermazioni si
sorriderebbe lasciandone l’esegesi a qualche comico.
Giudicando gli avvenimenti post 4 dicembre 2016 occorrere far
rilevare che i sostenitori del SI al Referendum prospettavano, in caso di
vittoria del NO, un Italia in rovina. Ora gli stessi rivendicano il merito
della crescita economica. Come possiamo fidarci di governanti evidentemente totalmente
incapaci di fare previsioni corrette? O forse spargevano “Fake news” ritenendo
di avere per diritto divino il monopolio delle frottole?
Fortunatamente, grazie
agli elettori italiani, ha vinto il NO.
Quasi tutti conoscono la celebre aria del Barbiere di
Siviglia “Calunniate, calunniate; qualcosa resterà!”, tecnica che, nella nuova
“politica urlata”, unitamente a uso improprio dei dati, affermazioni avventate
e/o iperboliche, promesse irrealizzabili e/o dai risultati catastrofici e tutto
l’armamentario dei populismi vari sembrano essere gli unici strumenti di
comunicazione che i nostri politici sanno utilizzare; e i “media” spesso si
limitano a fare da megafono.
Non essendo in grado di convincere provano ad irretire. A
volte riuscendoci.
Non mi convince la “propaganda”dei vari partiti/movimenti,
ma nemmeno quella del PD che accusa gli altri di non curarsi dei conti pubblici,
senza dire che il suo programma elettorale costa ben oltre i 50 miliardi [6].
Il ministro dell’Interno lancia l’allarme “C’è un rischio
concreto che le mafie possano condizionare il voto libero”! Grazie ad alcuni
politici questa non è una “Fake news” ma un fatto acclarato nei tribunali.
Non mi piace nemmeno il comportamento di un Governo che
rinnova contratti scaduti da decenni giusto in tempo per le elezioni, o che a meno
di un mese dalle elezioni firma un decreto che esenta alcune centinaia di
migliaia di anziani dal pagamento del canone RAI[7]. Mi
si può dire che sono vecchie usanze che non hanno mai scandalizzato nessuno; a
me irritano.
Ma davvero dovrei essere contento, dando ascolto al vecchio
mantra del voto utile, di contribuire con il mio voto a mandare in parlamento politici
di questo livello? O forse, statisticamente, avremmo più probabilità di avere
parlamentari di migliori qualità intellettuali e morali affidandoci
all’estrazione a sorte?
La politica cinica non è per me, e mi resta il dubbio che non
serva a costruire ma a distruggere il futuro.
Andrò, come sempre, a votare ma senza speranza.
[7] http://www.repubblica.it/economia/2018/02/19/news/canone_rai_si_amplia_la_soglia_di_esenzione_altri_235mila_over_75_esclusi-189222458/
23/02/2018 15:16:42
07.03.2018
Mauro Calise
La risposta di Renzi alla sconfitta – piaccia o meno - ha avuto il merito della chiarezza. Come già nelle due passate occasioni in cui era stato battuto sul campo – nella prima sfida con Bersani e al referendum costituzionale – il leader Pd ha accettato di fare un passo indietro. Ma solo per cercare...
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02.03.2018
Silvia Crisman (*)
In vista delle elezioni politiche del
prossimo 4 marzo, IN/Arch Piemonte ha posto ai candidati alcune domande sul
futuro delle scelte legislative in tema di architettura e territorio.
Nel nostro Paese si continua a definire
“emergenze” una serie di fenomeni strutturali che andrebbero piuttosto
affrontati...
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02.03.2018
Mauro Calise
Stop. Battuta d’arresto. Anzi, brusca retromarcia. Per quelli – e sono parecchi – convinti che i Cinquestelle si fossero convertiti alle regole del sistema democratico, l’autoconsultazione quirinalizia a mezzo web di Di Maio è una doccia gelata. Non virtuale. Costituzionale. Il voltafaccia parademocristiano...
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27.02.2018
Elvio Bombonato
I 5 stelle mi piacciono a livello
locale perché scoperchiano misfatti e privilegi. L’evento per cui alcuni di
loro non abbiano versato la quota prestabilita da loro stessi, mi sembra una
colpa irrisoria, rispetto al banditismo della Lega di Bossi, a Formigoni, al
massacro delle Istituzioni compiuto da...
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23.02.2018
Nicola Parodi
I giornali di questi giorni continuano a informarci di "cyber campagne di influenza per condizionare
il voto”[1].
L’ex Vicepresidente USA Joe Biden ha recentemente affermato
che la Russia
ha tentato di influenzare il referendum sulle riforme costituzionali italiane[2].
Avendo ancora memoria di quanto...
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15.02.2018
Salvatore Sinagra(*)
Evidenze empiriche oltre la campagna elettorale(su suggerimento del civis Giorgio Abonante)Flat tax e tagli delle imposte sui redditi più altiIn tutti i paesi progrediti il sistema fiscale è guidato da criteri di progressività, ovvero le imposte pagate crescono al crescere del reddito e più in generale...
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14.02.2018
Agostino Spataro
…La sicurezza dovrebbe essere un valore fondante della
convivenza civile, condiviso da tutte le forze
democratiche. Tuttavia, se proprio le si vuol dare una connotazione
politica credo che tutelare la sicurezza dei cittadini sia più interesse della
sinistra e delle forze progressiste e meno della destra....
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11.02.2018
Giancarlo Patrucco
Raccogliendo
il materiale per scrivere questo pezzo, mi sono ben presto accorto di quanto
avrei dovuto dilungarmi (e assillarvi) nel tentativo di rendere conto appieno
delle palesi incongruenze, delle plateali divergenze, delle disinibite
contorsioni che stanno costellando la campagna elettorale del...
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25.01.2018
Franco Livorsi
Sarà
perché ormai sono vecchio, ma in questo mondo politico mi sento sempre più fuori
tempo (Nietzsche direbbe “inattuale” per libera scelta). Osservo i conflitti dei
miei amati connazionali e provo uno stato d’animo di strano e un po’ trasognato
stupore, come se assistessi a una delle commedie dell’assurdo...
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23.01.2018
Marina Elettra Maranetto
Ebbene Sì, sono passionale.
Può essere un pregio in determinate circostanze, ma quando
m’inoltro in considerazioni che richiedano un’analisi razionale è un
inequivocabile difetto. Da stasera, come altre sere fino a Marzo, la riga rossa
dell’ira mi salirà dai visceri come il lardo di Colonnata..
Ho...
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attività,...
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