La crisi nella realtà italiana sta sommando le conseguenze del crollo della produzione, l’aumento della cassa integrazione, la chiusura improvvisa di aziende, e la perdita di lavoro nel privato e nel pubblico, alle già presenti e preoccupanti condizioni di disuguaglianza delle retribuzioni, dei redditi e dei patrimoni. Infatti nel nostro Paese:
la diminuzione del potere d’acquisto dei salari, nella misura del 16% dal 1988 al 2008, è considerata dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro “una vera emergenza salariale”;
il 10% delle famiglie più ricche possiede metà della ricchezza reale e finanziaria e il 50% delle più povere ha solo il 10% della ricchezza totale.
La destra, dopo aver sostenuto le pratiche liberiste responsabili dell’attuale gravissima crisi globale economica e sociale, la sta adesso cavalcando in maniera demagogica e populista, incrementando la paura, l’intolleranza verso gli stranieri, il conflitto tra i poveri e, nel sociale, con politiche che dividono il sindacato e puntano a isolare la CGIL .
Il recente attacco portato al Presidente della Repubblica per mettere in discussione la separazione dei poteri costituzionali e il continuo esautoramento del Parlamento da parte della maggioranza e del Presidente del Consiglio, che manifesta una insopportabile insofferenza per le procedure democratiche, rende evidente che i rischi per la democrazia sono presenti e gravi.
Occorre opporre una barriera a questo degrado e reagire con una opposizione ferma e unita anche per riaffermare il confine della laicità nel rapporto tra lo Stato e le gerarchie italiane della Chiesa cattolica. In questa difficile situazione la proclamata autosufficienza del Partito Democratico come forza di opposizione non ha evidenziato solo i limiti propri che ne stanno segnando caduta di consensi e crisi, ma contribuisce allo sfilacciamento e alla perdita di peso e di ruolo di tutto il centrosinistra. Occorre rispondere in modo efficace e urgente.
La lista comune che si è realizzata tra Sinistra Democratica, Partito Socialista, Rifondazione per la sinistra, Unire la sinistra e Verdi per le elezioni europee di giugno con il nome “Sinistra e Libertà” ci trova d’accordo e riteniamo debba essere presente anche alle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Alessandria.
Per questo intendiamo promuovere un appello(*) che si rivolga e allarghi l’adesione ad Associazioni, movimenti, singoli cittadini che si possono riconoscere - in Italia e in Europa - in una Sinistra di governo, laica e plurale, che appartiene al mondo del lavoro, dei saperi e della ricerca, lotta per le libertà e contro le disuguaglianze, si sente impegnata alla difesa delle risorse naturali, alla gestione pubblica dei beni comuni e per la sostenibilità dello sviluppo.
Renzo Penna, Giorgio Bertolo, Domenico Marchegiani, Franco Livorsi, Filippo Boatti, Roberto Crispino, Franco Galliani, Claudio Lombardi, Lelio Demicheli, Domenico Mercogliano, Giuseppe Ciardullo, Ezio Giungato, Emiliano Bottacco, Nicola Boidi, Gabriele Scotti, Claudio Andreano, Pasquale Morabito, Giacomo Maranzana, Laura Leonzino, Pamela Baucero, Mario Mantovanelli, Enrico Vergano, Anselmo Villata, Elvio Panzarasa, Giorgio Canestri, Fabrizio Dellepiane.
(*) Per aderire all`appello basta confermare l`adesione all`indirizzo: sinistraeliberta.al@gmail.com