Fraschetta. Se 26 anni vi sembran pochi…
Risposta a Barbare Tartaglione
L’analisi di Barbara
Tartaglione è perfetta e completa, e si avvale delle motivazioni della Corte di
Assise al processo, arrivato troppo tardi, o, se si preferisce, meglio tardi
che mai. La condanna dei colpevoli, di prima o seconda fila che siano, posta
l’opinabile derubricazione del reato, pare una presa in giro rispetto alla sua
gravità e alle sue conseguenze.
Mi preme qui ricordare che
già nel glorioso giornale LA SETTIMANA(1982-85), del quale fui uno dei
fondatori, ovviamemte cartaceo, che usciva tutti i giovedì, redatto da alcuni
intellettuali e non, alessandrini (io mi occupavo di sport e scuola, e passavo
due pomeriggi a correggere gli articoli altrui, la sempre splendida pagina
culturale era curata per intero da Nuccio Lodato, la cronaca a vari
collaboratori, direttori Ricagni e Amadio (ma era un giornale collettivo,, che
coinvolgeva 50 persone, che dava largo spazio ai Consigli di quartiere e dei
sobborghi al fine di infromare e puingolare il Comune (Locci non era ancora
nato), volontariato puro, chiuso perché
la quasi totalità dei redattori non era iscritta al PCI, il cui segretario di
allora Piero Moretti infatti si dimise per protesta, costo solo di carta e
stampa a Ovada- LA SETTIMANA, ancora
adesso quando me la solgio, mi sembra incredibile che un'imprese di tale fatta
possa essere riuscita in una città poltrona come Alessandria (lontano giudizio
di Nuccio, che divenne il titolo di un libro sgli alessandrini
"significativi"), vantava 800
abbonati, tra i timori malcelati del" Piccolo".
Ebbene su questo giornale,
sembra il Medioevo, Lino Balza, impiegato della Montedison, col
coraggio dei puri di cuore, oblativi in senso freudiano, denunciava tra l’altro il fatto che l’azienda
seppellisse i rifiuti di metalli cancerogeni nei pressi della fabbrica. Fu fatto passare per pazzo, in preda a
farneticazioni. Preoccupatissima, non
so perché, la Cassa di Risparmio.
Totale indifferenza degli
Enti: Comune, Provincia, Regione, qualunque fosse l’amministrazione in
carica. Lino Balza, la piccola voce che
grida nel deserto, subì 8 processi per diffamazione ecc. dalla Montedison,
tutti vinti, ma continuò l’indifferenza,
in primis degli abitanti della Fraschetta.
Balza, dopo la chiusura del
giornale, continuò la sua battaglia con articoli relegati nel settore delle
lettere dal" Piccolo", come a dire: i lettori scrivono ma noi non
c’entriamo.
E adesso chi è
quell’incosciente che osa mangiare un frutto, un ortaggio, un latticino, carne
di allevamento, bere il latte, sapendo che i pozzi erano inquinati fino a 100
metri di profondità ? Qual è il valore immobiliare delle case di Spinetta e dintorni ? Gli
eventuali acquirenti vengono informati sulla situazione delle falde acquifere ?
Vorrei citare qui, per
intero, il commento che Graziella (GZL)
ha scritto oggi sul CORRIERE
ALESSANDRINO, del quale è una colonna:
- Informarsi prima. Ma se anche
ci si informa, se tocchi certi “poteri…interessi particolari” ci sono i loro
“zerbini” che ti accusano di scrivere bufale. Lino Balza: in provincia è
esistito un settimanale cartaceo che per due anni ha riportato le peripezie di
Lino Balza e non solo, pubblicava notizie SENZA FILTRO e dava tremendamente
fastidio “La Cittadella”. (possiedo tutte le copie essendo un cartaceo in cui
scrivevo anch’io in una rubrica dal titolo: “la tribuna degli alluvionati”). All’improvviso la Redazione a dicembre 2002
fu chiusa dalla sera alla mattina, dava fastidio? Mi pare che fece la fine per gli stessi
motivi della sua “Settimana”… Tralasciando i ricordi, PARE …dico PARE che forse
sarà fatto un registro per le malattie oncologiche. E’ tempo anche se ormai
troppo tardi. La scorsa settimana una mia pagella ha raccolto in modo spiccio
le molte fonti di inquinamento nella nostra provincia anche fuori dai suoi
confini…nel mio peregrinare ho scoperto molto, ma me lo devo tenere per me e
non perché ho dei timori, mi indispettisce di essere colpita vigliaccamente
anche anonimamente da chi ha interesse che nulla traspari. Caro Prof. i nostri
“polli” ormai sono un libro aperto per chi sta attento, vita, morte, miracoli
…. peccati aggiungo. GZL.
A questo punto, per
riprendere il discorso, ricordo che la
Magistratura, secondo la legge in vigore sull'obbligatorietà dell'azione
penale, di fronte alla notizia di un eventuale reato, è obbligata ad agire
autonomamente. Sarebbe bastato aprire
un’inchiesta (lo fa per molto meno), e verificare se quanto affermato da Lino
Balza: primo articolo sull’acqua inquinata LA SETTIMANA 12/11/1982, fosse vero
o no.
E negli 8 processi che ha
subito, assolto perché aveva scritto e detto la verità, in tali casi la
Magistratura non è obbligata a procedere d’ufficio contro l’accusatore, mosso
evidentemente da uno scopo persecutorio che funga da minaccia preventiva ?
Invece ha aspettato il 2008
per indire il processo, nel quale alcuni dirigenti Montedison sono stati
condannati in primo grado: 26 ANNI DI
ATTESA per un reato ambientale che era
sotto gli occhi di tutti: alla Fraschetta
talvolta non crescevano ortaggi deformi come i neonati di Hiroshima ? Se le cose stanno così (un docente di lettere in pensione, quale io
sono, giustamente rimandato in IV Liceo Scientifico al “Cassini” di Genova
proprio in chimica, non capisce nulla di cromo), parlare di inerzia e di indifferenza mi
sembra il minimo.
Non dimentichiamo che
MAGISTRATURA DEMOCRATICA è stata fondata da un importante scienziato nel campo
della psichiatria negli anni ’70 Giulio Maccaccaro, il quale faceva parte di
una scuola, e una scuola ha creato a sua volta, Che il nostro cristiano Dio
imperscrutabile lo abbia accolto in Paradiso ne sono certo.
elvio bombonato