Associazione Città Futura - Logo
Esperienze tra Oriente e Occidente
La storia di Naropa, il maestro di Marpa, di cui Milarepa fu discepolo
Fabrizio Uderzo
Si ritiene che le vicende mitologiche nate da un popolo costituiscano il patrimonio fondamentale su cui si sviluppa la sua peculiare cultura. Anche se ambientata in India, la storia che segue appartiene all'antica cultura tibetana, pregna di sacro dalle radici alle foglie. In un’epoca storica databile poco prima dell'anno mille, i protagonisti sono un famoso professore di università e un mendicante, sotto le cui apparenze si nasconde però un essere totalmente realizzato. Il primo, professore erudito, diventerà il discepolo del secondo. Personaggi come questi è difficile incontrarli per le nostre strade nel presente momento storico, ma è difficile incontrarli anche nei nostri miti. Ed è proprio per questo che narro la loro storia: l'ho letta nel libro "La voie du Bouddha" di Kalou Rinpoché, Editions Claire Lumière, Paris, 2010, pag.293 e segg. e l'ho tradotta secondo le mie modeste capacità linguistiche.
 
Il grande pandit Naropa era il maestro più famoso dell'Università indiana di Vikramashila. Un giorno, mentre studiava un trattato molto dotto, un'emanazione del suo buddha di meditazione, l'ydam Vajrayogini, gli apparve sotto le sembianze di un'orrenda vecchia.
"Comprendi quello che leggi?" chiese la vecchia.
“Sì, certamente” rispose il professore.
"Ma ne comprendi le parole o il senso?"
"Le parole", rispose Naropa. La vecchia fu felicissima della risposta e si mise a ridere e a ballare. Pensando che sarebbe stata ancora più contenta egli aggiunse: "E comprendo anche il senso."
La vecchia allora si irritò e si mise a sbraitare e a piangere. "Perché sei contenta se ti dico che capisco le parole mentre ti irriti e diventi triste se ti dico che capisco il senso?” La vecchia rispose: "Tu sei un grande dotto e io sono contenta quando mi dici la verità affermando che comprendi le parole; ma quando mi dici che comprendi il senso mentre non lo capisci per niente, mi irrito”.
Cosciente delle sue lacune, egli le chiese come fare per realizzare il senso essenziale ed ella gli consigliò di rivolgersi ad un certo Tilopa, un grande realizzato che abitava ad est, che sarebbe dunque diventato il suo lama e avrebbe potuto istruirlo. Finito di parlare la vecchia svanì in un arcobaleno.
Naropa allora lasciò l'Università e partì alla ricerca di Tilopa. Andò all'est e lo percorse in lungo e in largo, ma nessuno conosceva Tilopa il grande realizzato. Era passato molto tempo in questa ricerca, quando qualcuno gli disse: "Nella regione non c'è alcun Tilopa grande realizzato, ma conosciamo bene un mendicante di nome Tilopa." Naropa si disse che i grandi realizzati avevano spesso delle apparenze non convenzionali e che forse quel mendicante era proprio il Tilopa che cercava. Andò quindi a cercarlo e incontrò un uomo che faceva cuocere sulla griglia dei pesci e li inghiottiva schioccando le dita. Naropa, scioccato, pensò che quell'uomo non poteva certo essere il vero Tilopa, e fece perfino delle rimostranze spiegando come fosse deteriore uccidere quei poveri pesci. Tilopa rispose: " Allora farei meglio a fermarmi". Detto questo schioccò le dita: le lische ridivennero pesci e saltarono nel fiume. Naropa allora si prosternò e gli chiese di prenderlo come discepolo. "Non sono che un mendicante!" rispose Tilopa. Dopo molto insistenze da parte di Naropa, Tilopa acconsentì a dargli qualche istruzione, ma non recitò che quattro versi e sparì.
Questo fu l'inizio dell'apprendistato di Naropa. Egli scoprì più tardi che Tilopa non uccideva i pesci spinto dalla fame o da qualche altro impulso personale, ma mangiandoli li liberava del loro karma negativo e il loro spirito poteva così andare nei campi dei buddha.
Naropa dovette superare, presso Tilopa, numerose prove, soprattutto quelle conosciute come le sue "dodici prove maggiori". Naropa lo seguiva dappertutto ma per molto tempo Tilopa non gli diede alcun insegnamento. Un giorno, mentre si trovavano sulla cima di un'alta torre, Tilopa disse: " Se io avessi un discepolo, egli salterebbe nel vuoto dall'alto di questa torre." Poiché erano soli, Naropa pensò che si rivolgesse a lui e così, senza esitare, saltò nel vuoto e si schiantò al suolo. Allora cominciò a lamentarsi. Tilopa scese le scale, gli si avvicinò e gli chiese: "C'è qualcosa che non va?" Naropa espresse il suo dolore, ma Naropa lo esortò a guardare alla propria mente, lo guarì e gli diede un primo insegnamento.
Un'altra volta, mentre erano davanti a un immenso fuoco, Tilopa disse: "Per ubbidire agli ordini del proprio maestro, bisogna saper saltare nel fuoco". Naropa, che si trovava nello stesso stato mentale di quando erano sulla torre, saltò nel fuoco e si bruciò. E Tilopa di nuovo: "C'è qualcosa che non va?" Lo esortò ancora a guardare la sua mente, lo guarì e gli trasmise un altro insegnamento.
In un'altra circostanza essi videro passare il corteo di un matrimonio. Tilopa, grandemente impressionato dalla bellezza della sposa, espresse il desiderio di averla per partner e mandò Naropa a prenderla. Durante il suo tentativo egli fu battuto a morte da tutti gli invitati infuriati, e quando finalmente riuscì a ritornare da Tilopa fu pesantemente ripreso per essersi assentato per tanto tempo.
Un'altra volta Tilopa lo mandò a elemosinare il cibo, cosa che egli fece con devozione. Molto soddisfatto dopo il pasto, Tilopa lo rimandò a cercarne dell'altro; ma il gruppo di persone a cui si era rivolto prima, questa volta non ne volle sapere di dargliene ancora. Avendo visto il suo maestro così contento di ciò che gli aveva portato, Naropa ne rubò un poco, ma, scoperto, fu riempito di botte e lasciato quasi morto. Tilopa lo raggiunse e gli chiese cos'era che non andava, lo esortò sempre a contemplare la sua mente e ancora una volta lo guarì.
Un altro episodio si svolse quando essi dovevano attraversare un corso d'acqua pieno di sanguisughe. Tilopa chiese a Naropa di fare con il suo corpo da ponte in modo di non bagnarsi. Ma il maestro era così pesante che Naropa incespicò e Tilopa si infangò tutto. "Tu hai voluto farmi cadere!" gridò quello, e battè senza risparmi Naropa, che inoltre fu attaccato dalle sanguisughe e perse molto sangue.
Naropa subì così dodici prove maggiori e dodici prove minori. Dopo di ciò, un giorno Tilopa gli chiese di andare a cercare dell'acqua. Quando ritornò, lo prese per la nuca, raccolse un sandalo e lo batté sulla fronte di Naropa. Naropa svenne. Quando riprese conoscenza, era arrivato alla perfetta realizzazione della Mahamudra. [uno stato pressoché uguale allo stato Dzogchen].
Tutte le prove di Naropa non erano delle pratiche convenzionali del Dharma, ma seguendo le istruzioni del suo maestro, Naropa ne ricevette l'influenza spirituale, eliminò i veli che oscuravano la sua mente, e arrivò così alla totale realizzazione.
 
Questo racconto mostra come un mito, indipendentemente dalla sua storicità, possa dare molti profondi insegnamenti sulla via della liberazione nella nostra esistenza.
 
  
19/10/2013 20:33:36
comments powered by Disqus
02.07.2017
Fabrizio Uderzo
Secondo la tradizione religiosa orientale e particolarmente secondo gli insegnamenti del Buddha storico Sakyamuni, l’uomo è un essere senziente dotato di coscienza. Secondo l’insegnamento e la tradizione buddhista, tutti noi siamo esseri senzienti dotati di coscienza. E siamo tutti diversi l’uno dall’altro,...
 
13.02.2017
Fabrizio Uderzo
L’epilogo che riassume e conclude quanto detto negli ultimi articoli è quanto mai semplice. L’emozione straordinaria e decisiva, palpitante, che lascia attonito colui che la vive, è scoprire la limpida e sconfinata leggerezza dell’essere e del vivere: la “beata semplicità” come la chiama Raimon...
21.12.2016
Fabrizio Uderzo
Abbiamo considerato come l’uomo sia sostanzialmente solo davanti al mistero dell’universo e della propria vita, davanti all’ineluttabilità della fine della sua manifestazione materiale, cioè del corpo, che, attraverso un progressivo declino del proprio stato fino al sorgere della malattia terminale,...
 
15.11.2016
Fabrizio Uderzo
Come molti sanno, il Buddha storico, principe Sakyamuni (566-486 a.C.), durante il tempo del suo insegnamento si rifiutò sempre di rispondere alla domanda circa l’esistenza di Dio e il mistero della vita umana. Egli concentrò la sua attenzione sullo stato dell’Uomo e vedendone la continua sofferenza esistenziale,...
05.10.2016
Fabrizio Uderzo
Da molti secoli ormai l’uomo ha destato la sua coscienza e si interroga su Dio, sul Mondo e sull’Uomo provando a dare delle risposte che via via trovano origine nel contesto culturale di ciascuno. In Oriente l’atteggiamento più diffuso dell’uomo davanti a questi problemi può essere accostato a una...
 
21.07.2016
Fabrizio Uderzo
Son passati tre anni da quel mio lungo ritiro in Francia, a Karma Ling, ma è come se quel ritiro durasse ancora nel momento presente, anche se non ha più senso parlare di “ritiro”. Ora non c’è differenza tra ritiro e non-ritiro. Sono venuto ad abitare in una piccola casa sulle prealpi della Lessinia,...
31.05.2016
Patrizia Gioia
“CHI QUESTO TEMPIO ERESSE A BACCO DEDICÒ L'ANNO DI CRISTO 1863, 4770 DALL'ERA DI NOÈ”​Queste le parole scritte e ancora ben leggibili su una parete del Crotto Sociale a Montagnola, presso Ascona, nella Svizzera italiana, dove lo scrittore Hermann Hesse, che lì viveva, era solito andare per bere un buon...
 
01.05.2016
Fabrizio Uderzo
Forse per esorcizzare un presente penosamenteoscuro e tanto pieno di problemi di varia natura, in generale si fa spesso ricorso alla cosiddetta “speranza”. Si invita da più parti il cittadino, le famiglie e soprattutto i giovani a “non perdere la speranza” (Immagino nel futuro di questa società). Più...
12.03.2016
Fabrizio Uderzo
​Nella tradizione degli insegnamenti Dzogchen si trova un metodo di pratica che lavora al livello della mente e che è chiamato semde: sem, infatti, significa letteralmente mente. In realtà la parola semde in questo caso è l’abbreviazione del termine changchubsem, il corrispondente tibetano di bodhicitta....
 
20.05.2015
Fabrizio Uderzo
Il termine saṃsāra è molto usato nelle religioni dell'India, come l'induismo, il brahamanesimo, il buddhismo e altre ancora. La parola saṃsāra, sanscrita, letteralmente significa “scorrere insieme” e si riferisce ai cicli di vita, morte e rinascita che nelle sue infinite potenzialità viene indicato...
Segnali
Alessandro Gassman e Marco Giallini sul grande schermo ...
Al Teatro Sociale tornano i tanto attesi appuntamenti del Sabato Pomeriggio in Famiglia quest'anno una...
Segnaliamo un articolo comparso sulla rivista economiaepolitica.it in cui si sostiene la tesi che le...
Segnaliamo un interessantissimo articolo di Rosa Canelli e Riccardo Realfonzo sulla crescente disuguaglianza...
Il Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio annuncia che il Gruppo di Lavoro Tecnico-Scientifico...
Segnaliamo un interessantissimo articolo del prof. Felice Roberto Pizzuti docente di Politica Economica...
I MARCHESI DEL MONFERRATO NEL 2018 Si è appena concluso un anno particolarmente intenso di attività,...
Stephen Jay Gould Alessandro Ottaviani Scienza Ediesse 2012 Pag. 216 euro 12​ New York, 10 settembre...
Segnaliamo un interessante articolo comparso sulla rivista online economiaepolitica http://www.economiaepolitica.it/lavoro-e-diritti/diritti/scuola-sanita-e-servizi-pubblici/servizio-sanitario-nazionale-a-prezzo-regionale-il-paradosso-del-ticket/...
Segnaliamo, come contributo alla discussione, un interessante articolo comparso sul sito “Le Scienze.it” Link:...
Il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” presenta il suo nuovo progetto per il 2018: le celebrazioni...
Segnaliamo un interessante articolo comparso sulla rivista online economiaepolitica http://www.economiaepolitica.it/politiche-economiche/europa-e-mondo/la-ripresa-e-lo-spettro-dellausterita-competitiva/...
DA OGGI IN RETE 2500 SCHEDE SU LUOGHI, MONUMENTI E PERSONAGGI A conclusione di un intenso lavoro, avviato...
Segnaliamo il libro di Agostino Spataro, collaboratore di Cittàfutura su un argomento sempre di estrema...
Memoria Pietro Ingrao Politica Ediesse 2017 Pag. 225 euro 15 Ha vissuto cent’anni Pietro Ingrao...
News dai media nazionali:
Ultime Notizie
facebook
"Citta` Futura on-line" è la testata giornalistica dell`associazione Citta` Futura registrata 
in data 20 gennaio 2012 con atto n°1 presso il Registro della Stampa del Tribunale di Alessandria.
Redazione Mobile:  +39.3351020361 (SMS e MMS)  - Email: cittafutura.al@gmail.com 

Oltre le informazioni. Opinione ed approfondimento.