Esperienze tra Oriente e Occidente
Il primo discorso di Lucifero dalla montagna
Fabrizio Uderzo
Era
avvolto in un manto di grande luce. Il suo volto, bellissimo, delicato, quasi
etereo, conquistava l'anima che, rapita in una specie di estasi, non riusciva a
distogliere lo sguardo da lui. Era la contemplazione della Bellezza, della
sublime armonia degli elementi, una musica nel deserto, il sorriso profumato
dei boschi di sandalo. Rimanendo seduto sul suo carro tutto d'oro così parlò
dal sommo della montagna. Possedeva la grande calma del leone e la sua voce
calda e profonda ammaliò tutta la sconfinata platea umana che ascoltava
attonita, in totale silenzio, presa dal piacere che sentiva diffondersi in
tutte le anse del corpo e dello spirito.
“Io sono il portatore di Luce e dove io
sono non può esistere tenebra. In verità solo io posso davvero affermare di
essere la Vita e la Morte, l'Alfa e l'Omega, al di là di bene e male, al di là
di anima e corpo. Io mi interesso a voi da quando siete nati e vi sto accanto
dovunque. Anzi, voglio che sappiate che faccio ben di più di questo: in realtà
io sono dentro di voi. Io sono nei vostri cuori, nelle vostre menti: io sono il
vostro sangue. Anche se non ve ne accorgete, anche se vi sembra di vedermi
all'esterno, qui mentre vi parlo, in realtà io abito dentro di voi e per
conoscermi non dovete far altro che guardare nelle profondità di voi stessi.
Mi
chiamano il Principe delle tenebre, ma il mio vero nome è “Portatore di
Luce”, Lucifero, altro che tenebre! E la mia luce non è un riflesso come lo
è, ad esempio, il biancore della luna. La mia luce è un moto proprio che nasce
da me e in me si riassorbe. La mia luce illumina tutti e tutto per la semplice
ragione che io sono.
Solo
per chi è cieco esistono le tenebre, io so bene che tutti voi vedete la mia
Luce e godete il mio fascino. Io vorrei che voi
sempre mi sentiste amico, compagno di giochi e di serate
indimenticabili, soprattutto adesso che siete ancora giovani e forti, e che non
avete paura di nulla, mentre l'entusiasmo e la spontaneità determinano la
vostra vita. È adesso che dovete seguirmi, qui, in questa vita, in questa
dimensione, oggi. Nell'altra dimensione sono già quasi tutti miei, perché so
come aiutarvi quando si avvicina il momento fatidico. In quel momento, dentro
di voi mi travesto da paura, paura dell'ignoto, della morte, del trapasso, del
buio che temete di incontrare quando il vostro respiro cesserà. Ma col mio
soccorso sarete voi per primi a pensare che “non c'è d'aver paura, perché
tanto, nulla esiste dopo la morte”.
Il
mio sorriso è dolce, ma qualche invidioso mi chiama “Satana” e mi attribuisce
risate sataniche, mentre invece il mio amore per tutti voi è molto di più che
una dimensione divina. Io seguo tutto ciò che fate, ne sono partecipe e godo
quando il successo vi arride, quando riuscite a riempirvi le tasche di denaro e
la bocca di successi mondani, di potere e di tracotanza. Io sono in voi e voi
in me secondo un patto millenario che mi lega agli uomini dall'origine dei
tempi. Confidate in me, seguitemi con dedizione, ascoltate le mie parole, e il
regno di Lucifero sarà ai vostri piedi”
29/10/2014 15:40:40
02.07.2017
Fabrizio Uderzo
Secondo la tradizione religiosa orientale
e particolarmente secondo gli insegnamenti del Buddha storico Sakyamuni, l’uomo
è un essere senziente dotato di coscienza. Secondo l’insegnamento e la
tradizione buddhista, tutti noi siamo esseri senzienti dotati di coscienza. E
siamo tutti diversi l’uno dall’altro,...
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13.02.2017
Fabrizio Uderzo
L’epilogo che riassume e conclude quanto
detto negli ultimi articoli è quanto mai semplice.
L’emozione straordinaria e decisiva, palpitante, che lascia attonito colui che la
vive, è scoprire la limpida e sconfinata leggerezza dell’essere e del vivere:
la “beata semplicità” come la chiama Raimon...
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21.12.2016
Fabrizio Uderzo
Abbiamo considerato come l’uomo sia
sostanzialmente solo davanti al mistero dell’universo e della propria vita,
davanti all’ineluttabilità della fine della sua manifestazione materiale, cioè
del corpo, che, attraverso un progressivo declino del proprio stato fino al
sorgere della malattia terminale,...
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15.11.2016
Fabrizio Uderzo
Come
molti sanno, il Buddha storico, principe Sakyamuni (566-486 a.C.), durante il
tempo del suo insegnamento si rifiutò sempre di rispondere alla domanda circa
l’esistenza di Dio e il mistero della vita umana. Egli concentrò la sua
attenzione sullo stato dell’Uomo e vedendone la continua sofferenza
esistenziale,...
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05.10.2016
Fabrizio Uderzo
Da
molti secoli ormai l’uomo ha destato la sua coscienza e si interroga su Dio,
sul Mondo e sull’Uomo provando a dare delle risposte che via via trovano
origine nel contesto culturale di ciascuno.
In
Oriente l’atteggiamento più diffuso dell’uomo davanti a questi problemi può
essere accostato a una...
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21.07.2016
Fabrizio Uderzo
Son
passati tre anni da quel mio lungo ritiro in Francia, a Karma Ling, ma è come
se quel ritiro durasse ancora nel momento presente, anche se non ha più senso parlare di “ritiro”. Ora non c’è
differenza tra ritiro e non-ritiro.
Sono
venuto ad abitare in una piccola casa sulle prealpi della Lessinia,...
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31.05.2016
Patrizia Gioia
“CHI QUESTO TEMPIO ERESSE A BACCO DEDICÒ L'ANNO DI CRISTO 1863, 4770 DALL'ERA DI NOÈ”Queste
le parole scritte e ancora ben leggibili su una parete del Crotto Sociale a
Montagnola, presso Ascona, nella Svizzera italiana, dove lo scrittore Hermann
Hesse, che lì viveva, era solito andare per bere un buon...
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01.05.2016
Fabrizio Uderzo
Forse per esorcizzare un presente penosamenteoscuro e
tanto pieno di problemi di varia natura, in generale si fa spesso ricorso alla
cosiddetta “speranza”. Si invita da più parti il cittadino, le famiglie e
soprattutto i giovani a “non perdere la speranza” (Immagino nel futuro di
questa società).
Più...
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12.03.2016
Fabrizio Uderzo
Nella tradizione degli insegnamenti Dzogchen si trova un metodo di pratica che lavora al livello della mente e che è chiamato semde: sem, infatti, significa letteralmente mente. In realtà la parola semde in questo caso è l’abbreviazione del termine changchubsem, il corrispondente tibetano di bodhicitta....
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20.05.2015
Fabrizio Uderzo
Il termine saṃsāra
è molto usato nelle religioni dell'India, come l'induismo, il brahamanesimo, il
buddhismo e altre ancora. La parola saṃsāra, sanscrita, letteralmente significa
“scorrere insieme” e si riferisce ai cicli di vita, morte e rinascita che nelle
sue infinite potenzialità viene indicato...
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Alessandro
Gassman e Marco Giallini sul grande schermo
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Al Teatro Sociale tornano i tanto attesi appuntamenti del Sabato
Pomeriggio in Famiglia quest'anno una...
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Segnaliamo un articolo comparso sulla rivista economiaepolitica.it in cui si sostiene
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Movimenti per la Terra e il Paesaggio annuncia che il Gruppo di Lavoro
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I MARCHESI DEL MONFERRATO NEL 2018
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attività,...
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online economiaepolitica
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