"Piano Cave"... si procede spediti...
(Riceviamo e pubblichiamo)
Commissario
di governo per il Terzo Valico: un atto fondamentale per l’avanzamento
dell’opera, ora attendiamo il trasferimento dell’Osservatorio Ambientale
...
APPROVATO
L’AGGIORNAMENTO DEL PIANO CAVE PER IL TERZO VALICO
In
Piemonte individuate 12 cave prioritarie e 5 di riserva. Indicazioni importanti
da parte dei Comuni del territorio interessato.
Torino, 04 luglio 2017 – “L’approvazione
del piano cave da parte della Regione Piemonte è un atto fondamentale per
l’avanzamento dell’opera. È frutto di un enorme lavoro da parte di molti uffici
regionali, provinciali e comunali, che hanno analizzato in modo molto preciso
le proposte di Cociv e hanno dato le loro indicazioni. Proprio grazie a queste
indicazioni le prime proposte per il piano cave hanno avuto già un notevole
miglioramento. Nell’ambito del mio mandato di accompagnamento alla
realizzazione dell’opera desidero sottolineare il passo fatto in avanti
non solo dal punto di vista tecnico, ma anche del dialogo”. Così il Commissario
di governo per il Terzo Valico Iolanda Romano alla Conferenza dei Servizi
odierna per l’aggiornamento del Piano cave del Terzo Valico, necessario per
l’autorizzazione dei siti di cava piemontesi in base alla legge Regionale
30/99.
La Conferenza di Servizi si è chiusa con
l’approvazione del piano cave nonostante il parere negativo di alcuni Comuni,
tra cui Sezzadio, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro e Arquata Scrivia per ragioni che la Regione ha
ritenuto non ostative per l’approvazione del piano. Il piano indica
12 siti ‘prioritari’ che
garantiscono il fabbisogno di volumi necessario e 5 siti ‘di riserva’, attivabili solo in caso di necessità.
I nuovi siti sono stati individuati attraverso la
valutazione combinata di parametri relativi all’ambiente (elementi naturalistici
del sito e dell’area, vincoli naturali e criticità idrauliche) al paesaggio
(elementi storico-culturali dell’area e vincoli paesaggistici), e all’insieme
di opportunità e caratteristiche specifiche (vicinanza ai siti di cantiere, con
particolare attenzione a ridurre
gli attraversamenti dei centri urbani, capacità del sito, opere
propedeutiche all’utilizzo e autorizzazioni regionali necessarie).
I siti prioritari sono localizzati nei comuni
di Tortona (Cascina Pecorara, Castello Bollo), Novi Ligure (Cascina Polidora),
Pozzolo Formigaro (Cascina Guendalina, Cascina Cascinone, Cascina Pelosi,
Cascina Ponzana, Cascina Vassuria), Alessandria (Cascina Guarasca 1, Cascina
Guarasca 2), Sezzadio (Cascina Opera Pia 2), Bosco Marengo (Cà Bianca). I siti
di riserva interessano i comuni di Alessandria (Cascina Bolla 2), Tortona
(Cascina Montemerla), Frugarolo –Casal Cermelli (Cascina Pitocca), oltre a due
comuni in provincia di Novara di Romentino (Cascina Bettole di Romentino) e
Cerano (Cascina Nuova).
I nuovi siti individuati ospiteranno 2,7 milioni di
metri cubi di terra derivante dagli scavi delle gallerie dell’opera, che si
aggiungono ai 5,3 milioni di metri cubi destinati ai siti già approvati nella
precedente versione del Piano cave, per un totale di 7,3 milioni di metri
cubi per i siti di deposito piemontesi.
“La Provincia di Alessandria ha valutato un miglioramento del piano
rispetto alle precedenti versioni” evidenzia Claudio Coffano, dirigente della
direzione ambiente della Provincia di
Alessandria e rappresentante
della Provincia nell’Osservatorio Ambientale. “Abbiamo comunque
ritenuto necessario sia per alcuni
siti di deposito, che per alcune tratte viabilistiche imporre talune
prescrizioni che permettano l’esecuzione
del piano in sicurezza, come lo stralcio del sito di Cascina Pelosi e lo
spostamento a sito di riserva di Cascina Opera Pia 2. Per quanto riguarda il
monitoraggio abbiamo ritenuto necessaria
l’integrazione del piano con un’azione specifica sulla qualità dell’aria
in prossimità di insediamenti particolarmente sensibili. Per la viabilità è
opportuna la costituzione di una
struttura sovracomunale in grado di verificare il corretto rispetto del
piano del traffico approvato, con potere di sanzionare l’eventuale mancato
rispetto da parte degli operatori coinvolti”.
È stata evidenziata e accolta da tutti la necessità
di attuare le prescrizioni e di operare un monitoraggio serio sulla
realizzazione. “Sottolineo” dichiara il Commissario Romano
“l’enfasi data oggi all’aspetto
del monitoraggio da parte della Regione Piemonte e della Provincia di
Alessandria. Un rinforzo importante in questo senso arriverà con il
trasferimento dell’Osservatorio Ambientale ad Alessandria: la delibera di
spostamento è ufficiale da fine aprile, le nuove nomine sono già state fatte
dagli enti e l’ultimo tassello, l’atto istitutivo per l’attuazione, è atteso
dal Ministero per l’Ambiente”.
Nel piano approvato, tra le misure di limitazione
degli impatti sulla viabilità è stata data priorità ai siti prossimi ai
cantieri ed è stato presentato un approfondimento sugli aspetti ambientali,
in particolare sulle emissioni dei mezzi di cantiere. Da aprile 2017 Cociv ha
deciso di avvalersi solo di mezzi Euro 4 o superiori e ad oggi già il 75% del
parco macchine è formato da veicoli Euro 5 e Euro 6.
“Apprezziamo lo sforzo fatto da tutti i soggetti
coinvolti, tra cui i tecnici del Cociv, che hanno contribuito ad arrivare
all’approvazione del piano” sottolinea Marco
Rettighieri, amministratore straordinario del consorzio Cociv.
“L’azione di concerto delle amministrazioni e dei tecnici ha portato ad un
risultato importante. Siamo pronti ai prossimi passi, con particolare
attenzione agli aspetti di monitoraggio ambientale, per il quale il consorzio
sta attrezzando di GPS tutti i camion per il trasporto dei materiali”.
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