I
volti della violenza sulle donne hanno diversi connotati, talvolta poco
riportati dalla cronaca o poco noti. Mi pare doveroso ricordare.
- Gli
aborti selettivi.
Il dato, pur non recentissimo, quantifica in circa
100 milioni il numero di bambine non
nate in Cina negli ultimi anni.
Le femmine non sono utili
alla comunità quanto i maschi ma sono destinate a produrre maschi.
E’ un dato sconcertante sulla
discriminazione di ruolo in un paese comunista che dovrebbe sostenere e
professare un ben diverso principio di equità sociale.
- Sono circa 70 i milioni di bambine
(a partire da otto anni) vendute in moglie a uomini di venti- trent’anni in più,
ed oltre.
Lo stupro di
minori in questo caso è legalmente praticato e assecondato.
Ciò avviene purtroppo in
paesi dove la donna è condannata ad una condizione di subalternità e di
ignoranza comunemente assecondata dalle donne stesse.
- Diritto
allo studio
Una recente indagine svolta
in Italia sulle famiglie di immigrati stabilizzati da più anni, con permesso di
lavoro, parla di un numero considerevole di padri di famiglia che impediscono
la frequenza scolastica alle figlie per evitare la “contaminazione culturale”.
(Non dovremmo stupirci troppo
se anche da noi avveniva che alcuni corsi di studio e professioni fossero
preclusi alle ragazze perché considerati maschili e perché il destino delle
donne doveva essere circoscritto in primo luogo alla famiglia. In molti casi
era il maschio a proseguire gli studi e la femmina tuttalpiù andava a imparare
il cucito).
La monarchia marocchina ha
recentemente inserito la parità di genere nel nuovo diritto di famiglia sancito
dalla Carta costituzionale: le donne sono scese in piazza con un’imponente manifestazione
di protesta.
Questa novità avrebbe reso “difficili”
i matrimoni, spaventando gli uomini. E questo la dice lunga sull’arretratezza
culturale delle donne, garanti delle tradizioni.
d) - Le mutilazioni genitali sulle bambine, sono tuttora ampiamente
diffuse nonostante leggi e i divieti e sono le donne a praticarle con
pervicacia.
Dunque appare assai lunga
l’opera di rieducazione rivolta alle donne per le donne: è stato compito nostro
condurre la battaglia di persuasione delle donne stesse, prima, e degli uomini
poi. Nessuno ci ha dato nulla di ciò
che ci siamo conquistate poco a poco. Con pazienza e perseveranza.
(Non dimentichiamo che la
parità di genere nel diritto di famiglia nel nostro paese è
stata raggiunta appena una
cinquantina d’anni fa e che ancora molto è da fare)
- Molestie sui minori:,
bambine (e bambini), un reato, ed è un dato sommerso, che si verifica spesso in
ambito familiare e nelle comunità dove i bambini dovrebbero essere protetti.
- Molestie sul posto di lavoro o per “offrire” un lavoro:
La circostanza è cronaca di
questi giorni, le opinioni divergono, e si vive un clima di ipocrisia e di caccia alle streghe. Non
confondiamo la condizione di quelle che subiscono umiliazione e mobbing non
avendo scelta con chi invece ce l’ha. Poi ognuno faccia di sé ciò che vuole.
Di tutto questo burlesque il fatto positivo è che forse
ci sarà più controllo sugli istinti primari per timore di finire sui giornali. Nella particolare circostanza mi esprimo con
una battuta che faccio mia: è come se la Lollobrigida accusasse di molestie i
Fratelli Lumiere.
- Violenza che le donne operano su se stesse inseguendo eterna
giovinezza…:
subalternità
e dipendenza dallo stereotipo maschile, ma è solo una mia opinione.
-
Stupro come bottino di guerra : quasi
non se ne parla o non ci si indigna abbastanza, come fosse digerito dalla coscienza collettiva.
-
Violenza domestica, subita,
non denunciata, ignorata.
-
Sfigurare con l’acido: distruzione
dell’identità .
- Stupri ed omicidi fanno parte della cronaca con tanta
frequenza da essere classificati come fenomeno di costume .(Sono 1600 le donne uccise in Italia da
mariti o compagni dal 2000 al 2015).
Tutto ciò ruota intorno
alla parola “Amore”, non
dimentichiamolo mai.