Bentornati. Spero che vi siate riposati e anche divertiti.

Durante questa pausa estiva, qualcuno incontrandomi ha fatto dei commenti sulla rubrica. Uno, in particolare, mi è sembrato interessante. Suonava pressappoco  così: “Ogni tanto metti l’indirizzo di un sito, ma Internet non è adatto ad approfondire e ci trovi un sacco di porcherie. Tu invece…”

Condivido. La rete è piena di sciocchezze. Però, temo che il discorso sulle fonti storiche sia un tantino più complicato di così. In generale, e anche per il web. È vero che in Internet si contano migliaia di siti decrepiti che stanno lì come le macchine dallo sfasciacarrozze. Ed è altrettanto vero che ci sono intere collezioni di strafalcioni, omissioni, manomissioni, falsificazioni e interpretazioni, diciamo così, un po`...avventate. Però la rete è grande e un buon ricercatore non butta via niente. Legge, esamina, confronta e, alla fine, sceglie  ciò che può andar bene per i suoi scopi.

Ecco, il punto è proprio qui, nelle finalità. Cercare informazioni è un po’ come organizzare un viaggio: dipende  da quello che ci andate a fare.  Se vi recate in visita ai parenti, avete bisogno di poco: l’orario del treno o qualche litro  di benzina.  Se, invece, siete in vena di conoscere un pezzo di mondo, vi dovete attrezzare. Almeno una mappa dei percorsi, un piccolo elenco dei luoghi e un breve sommario di quello che ci si trova. Altrimenti, rischiate di fare come i turisti della domenica: le foto le hanno, ma non ricordano più di che.

Volendo di più, si va incontro, ovviamente, a maggiori difficoltà. Nell’approfondimento storico esse tendono ad aumentare con il crescere della distanza temporale e il motivo è facile da capire. Se v’interessate ad un avvenimento che riguarda il ‘900, ad esempio, potete contare su fonti abbondanti, plurime e di agevole accesso. Magari con qualche problema di lingua o poco più. Già con l’800 e il 700, però,   le cose si fanno un po’ più complicate. Le fonti sono meno alla mano e, per penetrare a fondo gli avvenimenti, dovete sforzarvi di ricreare ambienti, stili di vita e modalità di pensiero che non vi appartengono e non esistono più.

A questo punto, potete immaginare la difficoltà di ricostruire periodi ancora più datati, come quello altomedievale di cui m’interesso. Fonti sparute, di difficile rinvenimento e di tormentata lettura. Siti che, quasi sempre, vanno indagati dall’archeologo piuttosto che dallo storico e reperti che   devono essere isolati, datati, catalogati, contestualizzati prima di passare, finalmente, all’interpretazione. Un lavoro difficile, costruito con prudente pazienza,  dove l’emergere di ogni più piccolo dettaglio costa tempo e fatica. Eppure,  ricco di suggestioni e pieno di fascino.

Lo scopo che mi prefiggo, e a cui dedicherò alcune puntate, è quello di accompagnarvi all’interno di questo mondo, cercando di farvelo apprezzare. Non mi pare il caso, almeno per adesso, di proporvi bibliografie, recensioni e riassunti vari. Rischierei di annoiarvi e di risultare pedante. Internet, invece, mi  sembra una via più immediata, più diretta e, per questo, più efficace. Così proverò a mostrarvi qualcosa di ciò che sono riuscito a trovare nel web, scegliendo alcuni fra i siti più interessanti.

Non ho idea di quanti fra voi coltivino il mio medesimo interesse. Pertanto, comincerò dall’inizio, presentandovi qualche sito generalista, per passare gradualmente a fonti più specializzate. Spero di riuscire a dimostravi che su Internet ci sono tante cose, e alcune  anche molto valide. Anzi, se v’imbattete in qualcosa d’interessante, non tenetela per voi; fatemelo sapere.
Però, state attenti:  la passione per la storia è coinvolgente e, se vi prende, non vi lascia più.