Abbiamo visto, la volta precedente, come si possano acquisire  sul web notizie dettagliate da fonti di cui si fa  fatica persino a immaginare l’esistenza. Purtroppo, i colpi di fortuna sono rari e persino la ricerca più paziente, prima o poi, deve arrendersi all’evidenza: Internet offre coperture approfondite soltanto per i siti più noti e frequentati dal turismo. Rimarrebbero dunque fuori molti piccoli e medi centri, per i quali la redditività non basterebbe a ripagare l’investimento.

Fortunatamente, negli ultimi anni questa tendenza si sta invertendo per il ruolo che via via viene assumendo la committenza pubblica locale e per il peso crescente che essa attribuisce alla valorizzazione del proprio territorio di competenza. Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane hanno ormai tutti un sito web e sono sempre più consci delle potenzialità che esso rappresenta in termini di informazione, ma anche di promozione turistica. Così,  molti Enti Locali si sono attrezzati per ospitarvi  una o più rubriche di ricostruzione storica. Un iniziale approccio di  ricerca, dunque, consiste nell’esplorare quelle pagine, cominciando a mettere insieme i primi dati e a raccogliere il materiale di base per gli approfondimenti successivi.

Purtroppo, un lavoro di questo genere è lungo,  frammentario, ed espone spesso a qualche rischio. Infatti, la qualità delle notizie rintracciate in questo modo dipende dall’attendibilità di chi le fornisce. E non ci sono ricette che valgano una volta per tutte.  A volte gli “storici” locali si fanno prendere la mano, accreditando interpretazioni dubbie, forzando significati, riportando i si dice come se fossero fatti veri e le storie come se fossero storia. Il tutto, nel tentativo di abbellire, di accrescere, di sottolineare il loro lavoro e il loro habitat. 
Non è neanche questione di enti grandi o piccoli. Per lunga frequentazione, posso assicurarvi che, più di una volta, ho ricavato  informazioni migliori da  siti di piccoli Comuni piuttosto che da quelli di grandi città. Forse per distrazione, per sottovalutazione, o soltanto perché non sono stato  capace io di trovare di più.

Resta da dire ancora qualcosa a proposito delle scuole. Dopo la riforma dell’anno 2000, sul web hanno cominciato a proliferare i siti delle istituzioni scolastiche autonome. Anche qui, vale il giudizio precedente: nella ressa trovate un po’ di tutto. Le scuole, però, a differenza degli Enti Locali, hanno una caratterizzazione didattica più marcata. Dunque, se inseriscono nei propri percorsi di lavoro progetti di ricostruzione storica, li svolgono con maggiore attenzione ai dati di fatto e migliore cura espositiva. In modo particolare, com’è ovvio, per gli istituti superiori, nei quali la ricerca è spesso condotta in equipe  e si avvale delle competenze professionali di docenti di ottimo livello.

Tenendo conto di tutto ciò, anche questa volta ho provato a suggerirvi qualche indirizzo, scegliendo tra quelli che mi sono sembrati più dettagliati, attendibili e – perché no – suggestivi. Spero che vi piacciano.