03.03.2016
Franco Livorsi
Siamo tutti fortemente colpiti dal
fenomeno sconvolgente del fondamentalismo islamico. Ma questo è solo il più
eclatante tra gli estremismi “religiosi” del nostro tempo. Per intenderlo può
essere utile spendere qualche parola sul ruolo della religiosità nella storia. Questa
dimensione, come forza di...
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29.03.2015
Patrizia Gioia
E vabbè, è così, proprio così, non lo voglio finire questo
libro di Michael Uras (“Io e Proust”, Voland editore, 2014), mano a mano che i
numeri delle pagine salgono ( o scendono) anche la mia notte ha meno
riparo.
Cosa c’è di più bello che andare a letto con qualcuno che ti
piace?
E cosa meglio...
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19.09.2015
Giorgio Marenco
Tecniche e malizie del combattimento individuale.
L'immagine del combattente in armatura è ricca di suggestioni e racchiude in sé una forte carica evocativa. L’uomo coperto di piastre metalliche rimanda subito ai cavalieri di antiche leggende ed è, infatti, uno dei simboli più utilizzati per rappresentare...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
I Era notte fonda e la città di Papia dormiva, distesa sul suo pianoro accanto al fiume, raccolta fra le mura. Come spesso accadeva in quelle zone, l’inizio della Quaresima di quell’anno del Signore 951 aveva coinciso con un tempo incerto, bizzoso, sospeso tra le avvisaglie di un acquazzone che non arrivava...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
II Quando era in attesa di Emma, Adelaide aveva preferito traslocare verso la zona interna del palazzo, che aveva il pregio di essere più appartata. Lì si era sistemata in una grande camera, comunicante con un locale più angusto, ma caldo e luminoso, che era stato destinato alla bambina. In quel...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
III La porta Marinca apparve quando ormai Adelaide non ci sperava più. La prima parte di quella nottata infernale l’aveva passata districandosi nel cunicolo sotto la cappella, e non era stata la parte peggiore. Infatti, appena arrivata a san Colombano, non aveva avuto neanche il tempo di riprendere...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
IV Adelaide era sicura che prima o poi sarebbero andati a sbattere contro qualche pianta, oppure il carro sarebbe sprofondato in una delle tante rogge che le ruote bordeggiavano pericolosamente. Ne era così certa che si teneva con tutte due le mani al sedile, pronta a saltare giù al primo urto o al...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
VQuando la carretta si mise in marcia per lasciare la casa di Taso, il sole si era levato da un pezzo. Soltanto il giorno avanti Osmund avrebbe sbuffato, recriminato e sbraitato ordini, lamentandosi del ritardo. Quel mattino, invece, aveva manifestato un umore completamente diverso. Si era aggirato...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
VI Il pettirosso arrivava sul torrione ogni mattina, subito dopo l’alba. Con un fruscio leggero si posava sulla grata della finestrella, serrando l’unica sbarra orizzontale fra le sue zampine. Poi si rassettava le piume delle ali e guardava dentro. Un’esplorazione breve, condotta più per abitudine che...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
VII Poche ore dopo già rimpiangeva quelle parole avventate. Quando Martino le aveva accennato alla palude, lei se l`era immaginata come gli acquitrini che circondavano a tratti il lago di Ginevra. Pozze d’acqua melmosa, invase dai canneti ma circoscritte e dunque facilmente aggirabili anche a piedi....
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
VIII Se si fosse potuto guardare Papia dall’alto, in quello squarcio d’autunno appena velato di nebbia, l’effetto sarebbe stato impressionante. La notizia delle nozze regie era rimbalzata come un sasso nell’acqua, allargandosi in cerchi sempre più grandi. Dai cammini franchi come dalle direttrici di...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
IX Il corteo uscì dal palazzo di buon mattino, mentre il sole forava a stento la bruma di quella giornata autunnale. Ottone aveva inteso fare, del tragitto verso la chiesa di san Michele, un modello di solenne raccoglimento e di devota compunzione, da offrire a tutti gli occhi che avrebbero scrutato...
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18.12.2009
Giancarlo Patrucco
Appendice Epitaphium Adalheidae imperatricisLiber miraculorum[1] PrefazioneAl venerabile abate Andrea e a tutti i frati a lui affidati, che servono devotamente il nostro Signore e Salvatore nel monastero di Pavia, il fratello Odilone, lordura dei monaci cluniacensi, augura gioia e prosperità in questa...
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12.12.2009
Giancarlo Patrucco
Ho incontrato Adelaide e la sua storia per caso, mentre mi occupavo di un’altra storia coeva: quella di Aleramo di Monferrato. Ed è stato amore a prima vista. La giovane regina vedova che, pur avendo una figlia ancora in fasce da preservare, trova la forza di ribellarsi, di resistere, di fuggire e fuggire...
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29.07.2006
PrologoLA LEGGENDA DI ALERAMO (1)Nell’anno di Gesù Cristo 934, essendo imperatore del Sacro Romano Impero Ottone, il VI imperatore di tale nome, un certo nobile signore di Alemannia, il cui nome ora si ignora, insieme alla propria moglie, in pellegrinaggio a Roma per devozione, arrivarono in Lombardia,...
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14.08.2006
Giancarlo Patrucco
Capitolo IIl lupo grigio avanzava lentamente, aggirandosi fra i tronchi delle farnie che stendevano i loro mantelli lungo il pendio. Si era messo in movimento al calar del sole, quando il mare rinnova il suo ultimo assalto alla costa prima di acquietarsi nel buio. Aveva atteso quel momento accucciato...
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29.08.2006
Giancarlo Patrucco
Capitolo IILa festa dell’Assunta si annunciò con un sole splendente. Dopo il tempo piovoso dei giorni precedenti, quell`improvviso risveglio dell`estate confortava gli abitanti di Aquae, ma soprattutto i fuggitivi dalle campagne circostanti. Per loro era come trovare un`occasione di tregua, una pausa...
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11.09.2006
Giancarlo Patrucco
Capitolo IIIEra stato Sagitto ad avere l’idea di marciare di notte, in ordine sparso. Con questo, non è che confidasse in un arrivo di sorpresa. Sapeva benissimo che ad Aquae stavano sul chi vive e che molti occhi avrebbero spiato le loro mosse. Tuttavia, sperava di confondere almeno un po` gli infedeli...
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23.09.2006
Giancarlo Patrucco
Capitolo IVAd Aquae, la ricorrenza dell`Assunta assumeva un carattere particolare. Oltre a glorificare la Beata Vergine, infatti, essa segnava il momento del passaggio fra l`estate che stava finendo e l`inverno che arrivava. In quelle zone di mezzo, non più pianura e non ancora montagna, le stagioni...
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